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Cannes 64: ottava giornata tra effetti speciali e meditazione

Attesissimo nell’ottava giornata del Festival di Cannes il film del regista danese Lars Von Trier con il suo “Melancholia” (in concorso). Il disaster movie dai risvolti psicologici, da 7 milioni di dollari di budget, ruota attorno alle figure di due sorelle chiamate ad occuparsi di un clamoroso evento, che vede un pianeta avvicinarsi pericolosamente alla Terra. Di fronte alla fine del mondo in arrivo, le due sorelle, interpretate da Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg reagiranno in modi diversi alla catastrofe imminente.

Oggi passa in concorso anche “Hanezu No Tsuki”, nuovo lavoro di Naomi Kawase, quarta regista in gara. È la terza volta che la regista giapponese è in corsa per la Palma d’Oro: ma ha già vinto la Camera d’Or nel ‘97 per “Moe no suzaku” e il Gran Premio della Giuria nel 2007 per “Mogari no mori”.  Con “Hanezu No Tsuki”, scritto dalla regista e tratto da un racconto di Masako Bando, la Kawase ci racconta una storia dalle radici profonde  ambientata in un villaggio giapponese dove in passato le persone riempivano le loro vite con la contemplazione. La gente di oggi, che non ha più il senso dell’attesa, sembra incapace di essere felice per il presente.

La cinematografia rumena è di scena con Catalin Mitulescu, ormai un habitué della Croisette: nel 2004 ha vinto la Palma d’Oro per il miglior corto con “Trafic”. Al 64esimo Festival di Cannes il regista porta il suo ultimo “Loverboy”, nella sezione Un Certain Regard. Un film che sicuramente farà parlare di sé.

Fuori concorso passano “La Conquete” e “Tamantashar Yom”.

 

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