Una corte di appello di Teheran ha confermato la condanna del cineasta iraniano Jafar Panahi. Il regista, vincitore di molti premi internazionali, è stato condannato nel dicembre scorso a sei anni di carcere e a non esercitare per 20 anni la sua attività sia in Iran che all’estero.
Lo riferisce il quotidiano governativo “Iran”, secondo cui Panahi è stato riconosciuto colpevole “di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale e fatto propaganda” contro la Repubblica Islamica.
Confermata in appello anche la condanna all’altro regista iraniano Mohammad Rasoulof, ridotta a un anno di reclusione contro i 6 del verdetto iniziale.