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MSF: Grecia, c’è urgente bisogno di assistenza medica e psicologica nei centri per migranti

Medici Senza Frontiere nei centri per migranti a Evros e Rodopi

31/08/2011

La situazione dei migranti trattenuti nei centri di detenzione di Evros e Rodopi, nel Nord della Grecia, è ancora una volta critica. Da circa un mese i migranti e i richiedenti asilo detenuti in queste stutture non ricevono cure poiché le équipe sanitarie del Ministero della Salute non garantiscono più interventi medici o di salute psico-sociale. Medici Senza Frontiere ha deciso di riprendere le attività mediche nella regione con l’intento di rispondere agli urgenti bisogni dei migranti detenuti.

“Dal 31 luglio, a causa della mancanza di fondi, nei centri di Evros e Rodopi non lavora più alcun membro del personale medico del Ministero della Salute greco. Dopo una breve visita esplorativa abbiamo deciso di ricominciare la nostra attività in queste strutture detentive. I bisogni di assistenza medica ed umanitaria e di supporto psico-sociale sono enormi”, spiega Ioanna Pertsinidou, coordinatore per l’emergenza di MSF. “Ogni giorno oltre 250 migranti, tra i quali donne in gravidanza e bambini così come anche moltissimi rifugiati dalla Siria, attraversano la frontiera tra la Turchia e la Grecia e arrivano in questi centri di detenzione in condizioni critiche, stremati senza cibo né acqua”.

“Nonostante l’importante riduzione del numero di persone recluse, non abbiamo osservato alcun cambiamento sostanziale nelle terribili condizioni igieniche e di vita di questi posti”, aggiunge Pertsinidou. Nei prossimi mesi è previsto un drastico aumento del numero di migranti e rifugiati che attraverseranno il confine con la Grecia.

Nella terza settimana di agosto, un’équipe composta da otto operatori di MSF ha cominciato a fornire assistenza medica e supporto psico-sociale e iniziato alcune attività per migliorare le condizioni igieniche e di vita nelle stazioni di polizia di frontiera di Tychero, Soufli e Feres e nei centri di detenzione di Filakio e Venna. “Abbiamo constatato l’indubbia necessità per le nostre équipe di essere lì perché nessun altro in questo momento sta fornendo assistenza a queste persone”, spiega la Pertsinidou.

MSF chiede alle autorità greche e all’Unione Europea di assicurare assistenza medica e supporto psico-sociale per i migranti trattenuti, oltre a condizioni di vita dignitose nei centri di detenzione, alloggi adeguati, sufficiente distribuzione di cibo, vestiti e articoli per l’igiene personale, e la possibilità per i trattenuti di trascorrere periodi di tempo adeguati periodi di tempo all’aria aperta.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

   

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