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“Facciamola finita”: l’Apocalisse vista dalle star

La vita hollywoodiana condotta dalle star del cinema è sempre associata al paradiso, ma se quel paradiso si trasformasse in un inferno?

In “Facciamola Finita” (“This is the End”) Seth Rogen, attore per professione e regista esordiente, racconta l’apocalisse vista dal suo personale punto di vista, unito a quello dei suoi amici/colleghi James Franco, Paul Rudd, Jonah Hill, Jason Segel, Jay Baruchel e Craig Robinson.

Riprendendo l’idea dell’Apocalisse narrata nella Bibbia, Rogen ipotizza come gli attori, persone tanto amate quanto stimate, siano fra i pochi a non ascendere al cielo rimanendo bloccati su una terra infernale, popolata da diavoli. Per redimere loro stessi dalle loro discutibili gesta, compiute nel corso della loro vita dissoluta, architettano un piano mentre si nascondono all’interno della casa di James Franco.

Demenzialità ai limiti del surreale, meta-cinema, e una componente vincente di autoironia, sono gli elementi essenziali del film. Non capita infatti tutti i giorni di sentire James Franco prendersi in giro sulla sua presunta omosessualità, sullo snobismo culturale che lo contraddistingue, oppure vedere Jonah Hill andare in giro come un indemoniato continuando a dire di essere un bravo ragazzo che tutti adorano.

Tantissimi i camei di star di Hollywood come Rihanna, Emma Watson, o Jason Segel, tutti pronti a ironizzare su se stessi senza aver paura di mostrare al mondo il loro lato meno patinato. Interessante anche la band che compare nella scena finale, decisamente originale e fuori dagli schemi, e soprattutto, inaspettata!

“Facciamola Finita” usa quindi la carta della demenzialità più irriverente per raccontare qualcosa. Non fatevi confondere dai toni a dir poco goliardici. La riflessione sull’amicizia, la vita e la morte, sul paradiso e l’inferno e sulla futilità dell’essere una star del cinema, sono elementi centrali all’interno del film. Ma stiamo pur sempre parlando di Seth Rogen. E stiamo pur sempre parlando di una commedia estiva. L’importante in sintesi è seguire l’esempio dei protagonisti: andare al cinema, senza prendersi troppo sul serio!

Nelle sale il 18 luglio, distribuito da Warner Bros.

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TRAILER

Facciamola Finita - Trailer italiano

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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:

Gabriele Carunchio, Cinematografo.it
(…) Quello a cui assistiamo è esattamente questo: sia nella realtà che nella finzione vediamo un gruppo di amici che si diverte e ci sentiamo proprio come se vedessimo un gruppo di amici che si diverte: esclusi dai giochi. Qualche momento di gloria qui e lì è concesso e tra un Michael Cera strafatto di coca che palpeggia Rihanna e i finti sequel fatti in casa dei film recitati realmente dagli attori, qualche risata ci scappa; ma per il resto, forse, ero troppo lucido (…) Non per forza sconsigliata ad un pubblico maturo, questa è una commedia fatta di battute condite da un pizzico di autoreferenzialità (…).

Marianna Cappi, MYmovies.it
Puro divertissement sulla fine del mondo secondo gli autori della nuova commedia americana.

Alessandro Antinori, Movieplayer.it
Seth Rogen e lo sceneggiatore Evan Goldberg chiamano a raccolta il gruppo di Suxbad e Strafumati per una parodia sulla fine del mondo: tutti gli attori interpretano sé stessi, anzi un versione del peggio di loro stessi. Scorrettissimo e delirante, tra turpiloqui, egoismo, eccessi e battute geniali, non c’è limite al peggio per guadagnarsi il Paradiso.

Daniela Catelli, ComingSoon.it
(…) Pur nella surreale, comicissima apoteosi di cattivo gusto, turpiloquio e secrezioni corporali (da applauso la spassosa, violentissima lite sulla masturbazione tra Franco e McBride), gli autori non si dimenticano mai la cornice, curando inquadrature, fotografia ed effetti speciali come in un vero exploitation horror o sci-fi (…).

Valentina Torlaschi, ScreenWEEK.it
Un mega-party in cui è stipata mezza Hollywood viene “movimentato” dall’arrivo dell’apocalisse. In un continuo gioco tra realtà e finzione, il film di Seth Rogen e Evan Goldberg è una goliardata demenziale. Ma anche una fotografia auto-ironica e tagliente sulla pazza superficialità di un certo star-system.

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