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“L’effetto acquatico” di Solveig Anspach apre la stagione di Cinema

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“L’effetto acquatico” è la commedia romantica di Solveig Anspach che sarà in sala dal 30 agosto 2016, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

Racconta la storia di Samir che si innamora a prima vista di Agathe, l’istruttrice di nuoto. Pur di poterle stare accanto si iscrive in piscina e in mancanza di un piano migliore chiede di essere un suo allievo, anche se sa perfettamente nuotare. Ma la sua bugia dura poco…

Presentato al recente Festival di Cannes alla Quinzaine, il film è stato accolto con entusiasmo dalla stampa: “Una storia d’amore divertente e commovente” (Le Monde) e “Una storia irresistibilmente divertente” (Télérama).

“Le piscine sono luoghi molto particolari, luoghi senza tempo che mettono insieme persone molto diverse, le cui motivazioni possono sembrare misteriose – secondo la regista Solveig Anspach – Le piscine riescono a esercitare uno strano effetto su alcuni di noi. In piscina ci si va sopratutto per nuotatore, ma poi li si trovano desideri meno semplici da ammettere a se stessi… La piscina è un spazio nel quale è possibile sentire l’eco del mondo intero”.

“L’effetto acquatico” è il primo titolo in uscita con Cinema di Valerio De Paolis che ha appena presentato a Riccione il suo nuovo listino: molti titoli tra cui la Palma d’Oro, “Daniel Blake” di Ken Loach; il commovente “Loving” di Jeff Nichols, che dopo il concorso a Cannes guarda agli Oscar; “Se hai diciassette anni”, il gioiello di emozioni di Techiné; il “trionfo esilarante” (Variety) “Toni Erdmann, il padre di sua figlia” di Maren Ade; il poetico “Paterson” di Jim Jarmush; la wedding comedy “Un appuntamento per la sposa” dell’israeliana Rama Burshtein; “Quattro donne e il desiderio” dal regista rivelazione Tomasz Wasilewski, premiato al Festival di Berlino per la miglior sceneggiatura; il thriller biografico “Denial” di Mick Jackson con Rachel Weisz e Tom Wilkinson; il colossal “La fine di un impero” di Gurinder Chadha; e infine i nuovi titoli del Premio Oscar Michel Hazanavicius (“Redoutable”), della Palma d’Oro Michael Haneke (“Happy end”), del surreale Aki Kaurismaki (“Pakolainem”) e del visionario John Cameron Mitchell (“How to Talk to Girls at Parties”).

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