Il poster del docu-film di Alessandra Bonavina: “Il futuro raccontato attraverso alcune ricostruzioni che arrivano fino al 2024, immaginando il mondo che verrà”
“Lunar City” di Alessandra Bonavina uscirà come evento speciale al cinema il 17, 18 e 19 febbraio 2020, distribuito da Vision Distribution.
“Il docu-film percorrerà passato, presente e futuro. Il passato con immagini esclusive dell’archivio della Nasa, il presente racconterà l’impresa (grandi strumenti tecnologici, uomini e mezzi a lavoro, inquadrature di assembramenti, momenti di panico e di gioia durante i test) ma soprattutto la sua preparazione. Gran parte del film mostrerà il lungo processo che serve per preparare qualcosa di grande e importante per tutta l’umanità. Racconteremo il futuro attraverso alcune ricostruzioni che ci porteranno fino al 2024, immaginando il mondo che verrà… in una visione che ci permetterà come in un sogno di vedere il futuro e quindi poter orientare il presente… I problemi dovuti alla crescita della popolazione su un pianeta con risorse limitate e ai conflitti che ne possono derivare, i disastri ambientali causati dall’uomo e i possibili disastri naturali sono solo alcune delle sfide che l’umanità dovrà affrontare nel futuro. L’esplorazione umana dello spazio può apportare un suo contributo alla soluzione di alcuni di questi problemi attraverso: l’identificazione e lo sfruttamento, fuori dal pianeta, di risorse naturali che sulla Terra stanno diventando scarse o critiche, contribuendo così alla stabilità politica internazionale; il miglioramento dei processi di produzione di energia sviluppati per i veicoli spaziali che potrebbe avere importanti conseguenze ambientali sulla Terra. In netto contrasto con il passato questo ritorno alla Luna, e più in là su Marte, sarà all’insegna della cooperazione internazionale. Questo farà in modo che le prossime future missioni dovranno essere affrontate come genere umano”.
[Alessandra Bonavina, Note di Regia]
“Quando guardi la Terra da 250 miglia al di sopra della superficie, puoi vedere la curvatura. Ho provato a pensare come descriverla perché non c’è nessuna foto che possa scattare, nessun acquarello che possa usare, per restituire la sensazione dei colori, delle forme, delle ombre e dell’universo circostante. Esplorare lo spazio cambierà gli uomini… Credo che l’esplorazione sia in grado di farlo… È un po’ come quando si vede un neonato… Quel bambino tenero e delicato, che dorme e respira e ha questo colorito sul viso… In quel momento pensi che non possa esistere cosa più pura…volete anche proteggerlo…perché qualsiasi cosa potrebbe distruggerlo, noi stessi potremmo… L’esplorazione ci darà la possibilità di imparare qualcosa in più su ciò che siamo, da dove veniamo, e ci farà apprezzare enormemente ciò che abbiamo. Le prime missioni Apollo erano una gara tra nazioni, mentre questa è una collaborazione tra nazioni. Solo così questo pianeta potrà riuscire a esplorare gli altri. Solo se ci proviamo…come globo… Quindi, se pensiamo alle nuove missioni lunari è di questo che si tratta. Creare, con la collaborazione di tutti, delle fondamenta forti. Solo in questo modo continueremo a costruire il futuro nello spazio”.
[Tracy Dyson – astronauta NASA]
Il trailer ufficiale:
