Home Speciali Arriva in sala “Disco Ruin”

Arriva in sala “Disco Ruin”

Disco Ruin

Arriva nelle sale dal 5 luglio “Disco Ruin”, un film documentario Lisa Bosi e Francesca Zerbetto sulla club culture italiana.

Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno. Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.

Questa è la storia del Piper, del Bang Bang, dello Space Electronic, dell’Altromondo, della Baia degli Angeli, del Cosmic, dell’Easy Going, dell’Histeria, del Plastic, del Kinki, dell’Ethos, del Macrillo, del Movida, del Diabolik’a, del Vae Victis, dell’Exogroove, del Big, dello Studiodue, di Le Cinemà, del Cocoricò, dell’Imperiale, dell’Insomnia, del Kama Kama, degli Angels of Love, dell’Echoes, dell’Alterego, del Tenax…

Con Ondina Quadri e con la partecipazione di Albertino, Claudio Coccoluto, Ugo La Pietra, Corrado Rizza, Pietro Derossi, Bruno Casini, Pierfrancesco Pacoda, Andrea Oliva, Daniele Baldelli, Lele Sacchi, Giancarlo Tirotti, Gianni Andreatta, Paolo Martini, Carlo Antonelli, Nicola Guiducci, Niconote, Sabrina Bertaccini, Simone Merlini, Maurizio Monti, Lorenzo LSP, Claudio Antonioli, Massimo Giorgetti, Demo Ciavatti, Andrea Carnoli, Ralf, Alex Neri, Leo Mas, Francesco Farfa, Ferruccio Belmonte.

Prodotto da Giangiacomo De Stefano in associazione con Nicola Fedrigoni e Valentina Zanella. Una produzione Sonne Film e K+, con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission, Veneto Film Commission, Film Commission Torino Piemonte, con il contributo di MSGM, in collaborazione con Sky Arte, M2O Radio. Distribuzione Wanted.

Note di regia
“Disco Ruin” nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia. Le “cattedrali del divertimento” sono state i più potenti luoghi di aggregazione per diverse generazioni. Hanno spostato migliaia di persone di tutte le classi sociali su e giù per l’Italia. Da qui l’esigenza di narrare questo spaccato di società italiana. I protagonisti ci hanno aperto le porte del loro “Altromondo”. Questa storia parte dagli albori, dalle balere, dai night degli anni ’60, dalle prime discoteche degli anni ’70, per poi focalizzarsi sugli anni ’80 e i ’90. Nessun altro luogo riesce meglio a concentrare più arti insieme: le discoteche calamitavano e lanciavano tutte le nuove tendenze. Tra le mura di ogni discoteca storica c’è un mondo da raccontare. Una parabola che attraversa il costume e la vita delle generazioni che si sono succedute sulle piste. Le testimonianze di chi l’ha vissuta, di chi ci ha suonato, di chi ne è stato il protagonista. Storie che raccontano le trasformazioni della nostra società nelle sue ore di svago ed eccessi, in ambienti in cui le classi sociali si mescolano. Momenti in cui la libertà di esprimere il corpo, la sessualità, l’individualità e la creatività sono leciti, quasi necessari, vagheggiando ognuno “quindici minuti di celebrità” per provare a essere “re per una notte”. Luoghi magici e di perdizione, di alienazione, in cui attraverso liturgie di gruppo si animavano e celebravano riti collettivi quasi tribali risvegliando istinti primordiali: la danza, la musica, l’incontro tra i sessi. Il film racconta un’Italia che non esiste più e che in molti non si sono accorti che sia mai esistita. Lo fa da un punto di vista inedito, intimo e privilegiato, all’interno di uno dei movimenti dance più riconosciuti al mondo.

 

Disco Ruin

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here