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MSF a Bengasi – Trascrizione dell’intervista telefonica a Anne Châtelain

Trascrizione dell’intervista telefonica a Anne Châtelain, coordinatore medico di MSF in Libia

02/03/2011 – Nella città di Bengasi, la situazione sembra normalizzata: la gente lavora, si muove e c’è cibo nei negozi. La sera le persone si riuniscono e suonano il clacson per mostrare la loro gioia.

L’équipe di MSF ha incontrato i responsabili dell’ospedale. Ciò che emerge è che gli ospedali di Bengasi hanno accolto 2.000 pazienti circa. Ne sono stati curati quasi 2.000 all’interno delle strutture ospedaliere e altri sono stati trattati fuori. Quindi in definitiva, non possiamo quantificare con esattezza il numero delle vittime, ma ci sono stati almeno 2.000 feriti negli scontri.

L’équipe è arrivata a Bengasi da 4 giorni. Abbiamo potuto incontrare il comitato medico che coordina le attività sanitarie nella zona. Abbiamo visitato gli ospedali.

Di fatto, i medici libici si sono presi in carico tutti i pazienti durante la crisi. Hanno fornito prestazioni di pronto soccorso e interventi. Non bisogna dimenticare che gli ospedali libici sono ben equipaggiati e che i chirurghi sono molto competenti.

A MSF è stato chiesto un supporto in termini di donazione di medicinali. Prima della crisi, si erano già registrate delle carenze di analgesici. Dopo la fase più caotica, vi sono state carenze di medicinali, compresi analgesici e antibiotici.

MSF ha potuto donare l’equivalente di 10 tonnellate di medicinali alla farmacia centrale di Bengasi che saranno riassegnati agli ospedali in base alle esigenze specifiche di ciascuna struttura. Si tratta di farmaci, come antibiotici, ma anche di fissatori esterni e materiali per la chirurgia ortopedica.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

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