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Fabbrica del Vapore: la giunta comunale di Milano caccia persone e progetti

Riceviamo e inoltriamo

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Milano, 28 Gennaio 2016

PERCHE’ AZZERARE LA FABBRICA DEL VAPORE? PERCHE’ DISPERDERE UN BENE COMUNE?

L’attuale giunta comunale, rappresentata dall’Assessora Bisconti, caccia dalla Fabbrica del Vapore persone e progetti a pochi mesi dalle elezioni.

Il 28 febbraio 2016 scadranno le concessioni temporanee degli spazi all’interno della Fabbrica del Vapore e l’Amministrazione ha comunicato a tutti i soggetti presenti all’interno della struttura che dovranno lasciare le loro sedi.

Le organizzazioni che hanno lavorato per anni in mezzo a un cantiere infinito vengono così messe in mezzo ad una strada proprio ora che finalmente il complesso è quasi pronto. I Laboratori che vogliono solo poter contribuire alla realizzazione definitiva della Fabbrica del Vapore, così come era stata prospettata dal bando iniziale e mai effettivamente compiuta, chiedono invece all’Amministrazione che le concessioni – fino ad oggi definite nei contratti dalla stessa Amministrazione come “provvisorie, in attesa che…” – vengano infine avviate da quando effettivamente la Fabbrica del Vapore sarà pronta.

I Laboratori della Fabbrica del Vapore producono un fatturato di 3 milioni di euro e creano lavoro.

La Fabbrica del Vapore nasce come centro multidisciplinare di produzione culturale (non solo artistica, non solo giovanile) alla fine degli anni ‘90. Il progetto originale era frutto della elaborazione di un gruppo di esperti internazionali che attraverso una commissione selezionatrice scelse 17 progetti su 302 proposti.

Da allora, le associazioni “residenti” all’interno della Fabbrica del Vapore fanno vivere la struttura esclusivamente con il proprio impegno e le proprie risorse, anche se completamente abbandonate dalla Pubblica Amministrazione: oggi, i laboratori insediati alla Fabbrica producono complessivamente oltre 3 milioni di euro di fatturato, e coinvolgono oltre cento dipendenti, associati e collaboratori.

Ogni anno, grazie all’attività dei Laboratori si tengono decine di eventi per la cittadinanza: mostre gratuite, spettacoli, concerti, vengono tenuti corsi e workshop, organizzati festival e rassegne cinematografiche o performative e sono a disposizione gratuita del pubblico archivi specialistici tradizionali o audiovisivi. Viene inoltre effettuata produzione artistica, ricerca visuale, produzione audiovisiva innovativa, ricerca nel campo delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi, della moda, dell’architettura e design, della ” digital factory”. Il tutto, mentre si ospitano annualmente decine di stagisti (in convenzione coi principali istituti universitari milanesi, oppure attraverso workshop formativi o praticantati volontari) nelle varie realtà produttive, che vengono in parte avviati all’impiego, integrati o stabilizzati professionalmente.

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