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Visioni Fuori Raccordo 2015, il meglio del doc italiano a Roma

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Torna a Roma, dall’11 al 15 novembre, tra il cinema Farnese Persol e il Cineclub Detour, l’ottava edizione del film festival “Visioni Fuori Raccordo” (www.fuoriraccordo.it) che si propone di promuovere e valorizzare i migliori documentari italiani dell’ultimo anno, con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Roma.

Dodici i documentari in Concorso tra cui 2 anteprime assolute e 5 anteprime romane che indagano il rapporto tra il cinema e la metropoli intesa in senso ampio con le sue migrazioni, molteplici identità e diversi confini.

FUORI CONCORSO il festival propone, nella sezione PANORAMA INTERNAZIONALE, due prime visioni, dopo la Mostra del Cinema di Venezia: “In Jackson Heights”, del regista statunitense Frederick Wiseman, Leone d’oro alla carriera nel 2014, documentario su una delle comunità etnicamente e culturalmente più eterogenee degli Stati Uniti e del mondo, che aprirà la kermesse l’11 novembre alle 20.30 al cinema Farnese Persol, e “The Event” del regista ucraino Sergei Loznitsa (“I ponti di Sarajevo”, “Maidan”) sul fallito colpo di Stato del 1991 in Russia che portò alla fine del potere sovietico.

Due gli EVENTI SPECIALI dopo la presentazione alla Festa del cinema di Roma, il docufilm “Showbiz” di Luca Ferrari, prodotto da Kimera Film e Valerio Mastandrea, e due cortometraggi “Quasi eroi” e “Se avessi le parole” di Giovanni Piperno, scritti e interpretati coinvolgendo i ragazzi della periferia romana con il progetto Tor Sapienza Film Lab.

La giuria che assegnerà il premio al miglior documentario in concorso, è composta da personalità che si sono distinte nella realizzazione, studio e divulgazione del genere cinematografico documentaristico. La regista Valentina Zucco Pedicini, la direttrice della fotografia e documentarista Sabrina Varani e Fabio Mancini dal 2013 commissioning editor del programma DOC3 su Rai 3. Le attività dei giurati saranno riperse e i video trasmessi on-line per garantire la massima trasparenza dei lavori.

“Visioni Fuori Raccordo appare quanto mai fondamentale – precisa il direttore Luca Ricciardi – nel contesto attuale italiano in cui, anche se il documentario sembra ormai sdoganato e finalmente considerato cinema tout court, sono sempre pochi e coraggiosi i distributori che si dedicano al genere e ancor meno gli spazi che gli riservano i palinsesti televisivi. A questo proposito – continua Ricciardi – un festival come il nostro garantisce visibilità e riflessioni attorno al grande sviluppo del documentario italiano degli ultimi anni e consente al pubblico di conoscere opere internazionali altrimenti assenti dal sistema distributivo”.

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