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Festival dei Popoli: un David Lynch insolito in “David wants to fly”, film di chiusura

FIRENZE – Domani, sabato 21 novembre, al cinema Odeon cala il sipario sulla 51esima edizione del Festival dei Popoli con l’anteprima “David wants to fly” di David Sieveking, storia di un giovane regista tedesco, appassionato dell’opera di David Lynch, che decide di seguire il suo idolo e di saperne di più sulla Lynch Foundation e sulla diffusione della meditazione trascendentale a cui il regista americano si dedica da più di trent’anni.

È solo l’inizio di un viaggio surreale all’interno di un mondo nascosto, popolato di personaggi perturbanti che porterà il giovane regista a viaggiare in tutto il mondo per cercare di scoprire cosa c’è dietro la potente organizzazione mondiale nata dopo la morte del Maharishi Mahesh Yogi, il maestro spirituale, tra gli altri, dei Beatles, di Donovan e di molti altri registi degli anni sessanta e settanta.

Il viaggio è un percorso che porta il regista verso incredibili scoperte alla consapevolezza che dietro l’organizzazione di cui Lynch è uno dei più famosi testimonial, si agita un mondo oscuro e inquietante.

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