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“The Buriti Flower” è il miglior documentario del Festival dei Popoli 2023

Immagine del documentario “The Buriti Flower”

È “The Buriti Flower” di João Salaviza e Renée Nader Messora (Portogallo, Brasile, 2023), un racconto del popolo indigeno brasiliano dei Krahô nella foresta amazzonica, continuamente minacciato dal mondo occidentale globalizzato, ma sempre guidato da amore per la natura e lotta per la libertà e per la propria sopravvivenza, ad aggiudicarsi il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 64° Festival dei Popoli la cui cerimonia di premiazione si è svolta l’11 novembre al cinema La Compagnia di Firenze.

Il premio (8.000 euro) è stato assegnato dalla giuria internazionale composta dalla regista Nataša Urban (Serbia), dalla produttrice Alice Lemaire (Belgio) e dal curatore e distributore Johannes Klein (Germania), con la seguente motivazione: “Fin dalla prima scena, questo film ci ha incantati. Ci siamo immersi nella comunità Krahô, amando, soffrendo, sognando con loro, e la loro perdita e la loro lotta sono diventate le nostre. Tutta la bellezza e l’orrore del mondo sono magistralmente racchiusi in questo film. Non solo politicamente rilevante oggi, è un film senza tempo che ci mostra l’eterna ripetizione della violenza e della predazione”.

“L’edizione che si è appena conclusa ci ha dato grande soddisfazione – ha detto Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival dei Popoli – non solo per la risposta del pubblico nei confronti della programmazione, con particolare attenzione ai focus tematici e ai nostri ospiti speciali, ma anche per l’intensa partecipazione a tutte le attività legate al mercato e alla produzione del documentario. Il rinnovato spazio dedicato all’industry del festival, Doc at Work, ha visto la presenza di tanti referenti provenienti dai principali festival internazionali e di molti professionisti del settore italiani, a valorizzare ulteriormente la proposta dei progetti in lavorazione. Il Festival dei Popoli intende infatti confermare nel tempo la propria natura di laboratorio di cinema del futuro e va sottolineato in questo senso anche l’intenso lavoro volto al coinvolgimento delle giovani generazioni con tutte le attività e le proiezioni della sezione Popoli for Kids & Teens. Non si tratta solo di confermare e rafforzare la proposta culturale ma anche di porre le basi affinché l’eredità di oltre sessant’anni di lavoro del festival produca nuovi frutti negli anni a venire”.

Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è stato assegnato a “Stand Out My Sunlight” di Messaline Raverdy (Belgio, 2023), con la seguente motivazione: “Attraverso un film accuratamente realizzato e montato, la regista ci ha trasportato nel ricco mondo interiore del suo amico Joseph, cogliendone la bellezza nel caos. L’amore e l’ammirazione reciproca che condividono ci hanno scaldato profondamente”.

Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2.500 euro) è andato a “Ever since, I Have Been Flying” di Aylin Gökmen (Svizzera, 2023), con la seguente motivazione: “Siamo rimasti profondamente colpiti dal coraggio del protagonista nel mostrare la sua vulnerabilità e impressionati dalla capacità della regista di gestirla con un linguaggio cinematografico e poetico. In una modalità perfetta, essenziale, questo film svela l’inconcepibile violenza subita con una sensibilità, una tenerezza e una bellezza infinite che ci hanno lasciato senza parole”.

Il Premio al Miglior Documentario Italiano (3.000 euro) è andato a “Vista Mare” di Julia Gutweniger e Florian Kofler (Austria, Italia, 2023), che svela i mestieri poco conosciuti dietro le quinte delle vacanze estive lungo la costa adriatica. La Targa Gian Paolo Paoli al Miglior Film Antropologico è stata assegnata a “Zinzindurrunkarratz” di Oskar Alegria (Spagna, 2023).

Il Premio distribuzione in home video CG Entertainment “POPOLI Doc” per il Miglior Film Concorso Italiano è andato a “Agàpe” di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares. CG Entertainment offre poi al film europeo vincitore della sezione Habitat l’opportunità di essere distribuito on demand sulla piattaforma cgtv.it. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato a “Bottlemen” di Nemanja Vojinović (Serbia, Slovenia, 2023).

Il Premio distribuzione in sala “Gli Imperdibili” va a “Dalla parte sbagliata” di Luca Miniero (Italia, 2023). Il Premio “Diritti Umani” – Amnesty International Italia va a “Twice Colonized” di Lin Alluna (Danimarca, Canada, Groenlandia, 2023). Il Premio distribuzione in sala “Il Cinemino”, assegnato dal team de Il Cinemino, è andato a “Dalla parte sbagliata” di Luca Miniero (Italia, 2023).

Il Premio AMC, dall’Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo a un documentario del Concorso Italiano, è andato a Ian Degrassi del film “Dalla parte sbagliata” di Luca Minero (Italia, 2023). La Menzione Speciale del Premio AMC va invece a Matthieu Augustin, montatore del film “Toxicily” di François-Xavier Destors e Alfonso Pinto (Italia, 2023).

Infine, il Premio Popoli for Kids and Teen è stato assegnato a “Children of Mavungu” di Mirjam Marks e il Premio SudTitles “Il cinema per tutti” è andato a “Gioventù bruciata” di Agostino Ferrente.

La 64esima edizione del Festival dei Popoli è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC – Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua.

Il Festival dei Popoli fa parte dell’iniziativa “50 Giorni di Cinema a Firenze”. La “50 Giorni di Cinema a Firenze” è parte del Progetto Triennale Cinema, sostenuto dal Ministero del Turismo, dalle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio di Firenze.

Sito Ufficiale: www.festivaldeipopoli.org

 

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