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Indicinema: promozione e sviluppo del Cinema Indipendente Italiano

Indicinema è un progetto collettivo nato un anno fa ma sulla scorta di percorsi ed esperienze che nel passato più o meno recente si sono definite con nettezza nella promozione di nuovi scenari di produzione, distribuzione e accessibilità alla cultura non solo cinematografica. Il modello proposto è stato condiviso con tutte le realtà del settore e presentato proprio alla Casa del Cinema di Roma il 5 maggio dello scorso anno.

La Direzione nazionale di Indicinema comunica quanto segue:

“In quella e in altre occasioni abbiamo descritto le finalità della nostra proposta, chiarendo fin da subito che Indicinema non era altro che uno strumento a disposizione del cinema indipendente e che con gioia avremmo accolto contributi e confluenze utili a rafforzare il nostro disegno.

Alle nostre riunioni preliminari e a quelle che si sono susseguite in questi mesi hanno potuto partecipare tutti, e molti esponenti dei 100autori sono stati presenti tanto alle prime quanto a queste ultime, nel corso delle quali sono intervenuti esprimendo liberamente le loro idee com’è giusto e normale che sia.

Il nostro modello produttivo, distributivo centrato sul valore artistico dell’opera ha tra i suoi obiettivi principali quello di recuperare un rapporto forte e costruttivo con la cittadinanza. Del resto è noto a molti che nel corso di una riunione dei 100autori nel 2007 fu da alcuni di noi avanzata questa proposta in modo esplicito ma non venne recepita e venne rispedita al mittente.

È evidente che la creazione improvvisa di un’iniziativa coincidente e sovrapponibile alla nostra produca sconcerto e inquietudine, visto che è altrettanto chiaro che sarebbe stato più opportuno cercare un confronto schietto e sincero che avesse come fine quello di far confluire progetti corrispondenti per dar loro maggiore vigore e offrire a tanti operatori del settore più numerose possibilità di lavoro. Ma soprattutto avrebbe dato prova che in Italia c’è una mentalità nuova, non più schiava della competizione basata sulla legge del più forte e non più legata alle logiche del dominio di alcuni su altri. Un’Italia capace di avvicinarsi e cooperare, di accogliere e confrontarsi, di eliminare gli squilibri e operare per l’interesse generale. Questo Paese ha oggi più che mai bisogno di solidarietà e partecipazione.

Le sfide che dobbiamo affrontare non lasciano spazi a egoismi e calcoli di potere, perché se ancora cedessimo a queste perversioni, che tanto male ci hanno fatto, basterebbero mesi e non anni per farci piombare nella barbarie.

Continuando a dividerci, a tentare di sopraffarci e ad escludere chi è considerato parte del basso, l’Italia non tornerà a crescere, la cultura para-mafiosa continuerà a imperversare così come la corruzione e l’illegalità.


Occorre inoltre sottolineare come queste divisioni e le conseguenti disparità determinino dispersione di risorse pubbliche e sprechi inaccettabili, laddove attraverso una gestione che non tenga conto dei purtroppo noti sistemi di referenza ma del valore dei progetti, assicurerebbe risparmio e ampi margini di crescita.

Nei messaggi da noi inviati alle Istituzioni c’è tutto questo e c’è un progetto orizzontale, partecipato e innovativo che può garantire sviluppo e lavoro e che può ricreare in Italia quel tessuto solido e identitario che solo una cultura forte può garantire.

Per questo ci auguriamo che oltre alle stesse Istituzioni, il nostro messaggio arrivi anche a tutte quelle realtà che nella cultura operano e che proprio per questo accettino di confrontarsi serenamente e di cooperare in quella che davvero speriamo diventi una grande occasione di rinascita del cinema e dei riferimenti che il cinema può trasmettere alla Nazione”.

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