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SIAE: ricerca europea dimostra che creatività è volano dell’economia

29282_siae_paginaBruxelles, 2 Dicembre 2014 Bruxelles – “Con 535,9 miliardi di euro di fatturato e 7,1 milioni di posti di lavoro le industrie culturali e creative nell’Unione europea sono la prova di come la cultura e la creatività possano essere un potente motore di rilancio per l’economia di un Paese”. Filippo Sugar, vicepresidente SIAE, commenta così i dati emersi dallo studio “Creare crescita. Misurare i mercati culturali e creativi nell’UE”, presentato oggi a Bruxelles da GESAC, il Gruppo Europeo delle Società degli Autori e Compositori, di cui SIAE è membro.

“Uno studio come quello presentato oggi – dichiara Filippo Sugar – sottolinea ancora una volta l’importanza di quello che da sempre sosteniamo e tuteliamo: la creatività. Troppo spesso il settore della cultura viene percepito unicamente come svago e divertimento, costituisce invece un fattore di sviluppo per il Paese che può determinare la crescita del Pil”.

Lo studio sottolinea che le industrie culturali e creative nell’UE offrono lavoro a un numero di europei 5 volte maggiore rispetto al settore delle telecomunicazioni, attirando molti giovani con meno di 30 anni che rappresentano il 19,1% degli occupati.

“La cultura e la creatività possono essere un volano per l’economia – spiega Sugar – Basti pensare che lo studio rileva che tra il 2008 e il 2012 i posti di lavoro nell’Unione Europea sono in diminuzione (-0,7 all’anno) mentre quelli nelle industrie culturali e creative, sempre nello stesso periodo, registrano un incremento di +0,7 l’anno”.

Tra i dati rilevanti della ricerca, relativi all’economia digitale, emerge inoltre che il 70% del tempo passato ad utilizzare tablet viene utilizzato per il consumo di contenuti culturali.

 

 

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