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Giorno della Memoria: “Gli eroi di Dachau” su Sky History

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Che legame nasce tra chi è stato prigioniero di un campo di concentramento e colui che lo ha liberato? Quanto rimangono impressi nella memoria il primo sguardo benevolo e la prima mano tesa dopo mesi o anni di torture? In onda mercoledì 27 gennaio 2016 alle 21.00 su History (in esclusiva su Sky al canale 407) in occasione del Giorno della Memoria, “Gli eroi di Dachau”, racconta di quei ragazzi americani che, appena maggiorenni, decisero di arruolarsi per liberare l’Europa dal Nazismo e di giovanissimi ebrei che si sono finti adulti per essere considerati adatti al lavoro nel campo di concentramento di Dachau e non finire subito nelle camere a gas.

Dal 29 aprile 1945, giorno della liberazione del campo di sterminio tedesco nel quale oltre 40.000 persone vennero uccise e 200.000 imprigionate, nessuno di loro ha dimenticato. Daniel Gillespie è un ex soldato americano e ricorda ancora bene quei “morti viventi” (come vennero soprannominati gli ebrei sopravvissuti) trovati dietro i reticolati di Dachau e i cadaveri ammucchiati senza pietà. Joshua Kauffman è uno dei deportati sopravvissuti e per anni ha sognato di baciare le scarpe a colui che lo ha salvato, perché durante il giorno della liberazione le poche forze che aveva non glielo consentirono. Ricorda: “Il mio lavoro era separare i corpi. Cadaveri esposti al freddo, congelati tra di loro. Le madri attaccate ai figli morti. Dovevo spaccare il ghiaccio, dividerli e portarli nei forni crematori”.

“Gli eroi di Dachau” è la storia della liberazione dei prigionieri di Dachau ricostruita attraverso le toccanti testimonianze dei deportati e dei loro salvatori e immagini di archivio, alcune delle quali inedite. Settant’anni dopo la liberazione, le vittime della follia nazista e i soldati americani tornano insieme a Dachau per affrontare il passato. Sono molto anziani, hanno vissuto vite diverse, ma tutti condividono una certezza: è importante continuare a raccontare alle giovani generazioni la tragedia della Shoah perché nessuno dimentichi.

  

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