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Shakespeare in Globe 2011 con la direzione artistica di Gigi Proietti

Dal 1 luglio torna la magia di Shakespeare con la nuova stagione dell’unico teatro elisabettiano in Italia, nel cuore di Villa Borghese a Roma

Estate a Roma è ormai anche sinonimo di Silvano Toti Globe Theatre, la splendida struttura di Villa Borghese nata nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e della Fondazione Silvano Toti, per un’intuizione di Gigi Proietti che ancora oggi ne cura la direzione artistica. Un teatro unico in Italia, realizzato in una delle più belle ville della città, che negli anni ha raccolto un successo sempre crescente, arrivando a 46.000 spettatori nel 2010.

La nona stagione è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con l’organizzazione e la comunicazione di Zètema Progetto Cultura e G.V. sas, la produzione di Gigi Proietti per Politeama s.r.l. e con il contributo delle Banche tesoriere di Roma Capitale (BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena).

In scena 5 spettacoli tutti rigorosamente shakespeariani a partire dal 1° luglio.

Grande novità della nuova stagione saranno due laboratori-studio di testi shakesperani poco conosciuti, realizzati con il contributo di Jaguar Italia: “Lucrezia” condotto da Daniele Salvo e “I due nobili congiunti” condotto da Alvaro Piccardi. I laboratori si articoleranno in un momento di esercitazione pratica ed uno di verifica scenica.

Il laboratorio di Daniele Salvo sarà rivolto a giovani attori e affronterà la lingua di Shakespeare nella sua complessità e stratificazione. Il testo oggetto di studio è “Lucrezia”, poema giovanile di Shakespeare riadattato per la scena da Enrico Groppali. Salvo lavorerà come in occasione di una messinscena vera e propria, attraverso training fisici e con un puntuale lavoro sulla vocalità e sul linguaggio, in rapporto alla lingua shakespeariana.

Alvaro Piccardi, invece, lavorerà su “I due nobili congiunti” un dramma attribuito a Shakespeare solo di recente. I temi qui trattati – l’amicizia e l’amore in tutte le sue forme – e il modo con cui vengono narrati consentiranno ai giovani attori coinvolti di prendere contatto con un mondo espressivo di altissimo livello e ricco di forti indicazioni drammaturgiche.

Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra gli spazi culturali della città, un’interessante novità sarà la collaborazione tra il Silvano Toti Globe Theatre e la Casa del Cinema di Villa Borghese dove sarà possibile vedere le versioni cinematografiche dei titoli in calendario.

Inoltre, anche quest’anno, la permanenza a teatro sarà più piacevole grazie al Globar, l’accogliente punto ristoro affidato a Spazio Novecento in seguito ad una procedura ad evidenza pubblica.

La stagione del Silvano Toti Globe Theatre vedrà, come ogni anno, la ripresa di due spettacoli particolarmente amati dal pubblico e tre nuovi allestimenti.

I cinque spettacoli
Si partirà il 1° luglio con la replica di un’importante produzione della scorsa stagione che ha realizzato 8.717 spettatori in 9 repliche: “La Tempesta“, con la regia di Daniele Salvo per la traduzione di Agostino Lombardo che rimarrà in scena fino al 17 luglio. Protagonista è Prospero, interpretato da Giorgio Albertazzi, un mago che manipola la realtà a suo piacimento. Nell’isola in cui vive, la realtà muta incessantemente, qui tutti i personaggi perdono l’orientamento e vagano senza tregua, preda della follia e del dolore, per ritrovare poi se stessi con il crollo di tutte le loro misere certezze di fronte alla sapienza sovrannaturale del demiurgo.

Quindi, dal 21 al 31 luglio sarà la volta di un altro grande classico shakespeariano “Pene d’amore perdute” per la regia di Alvaro Piccardi (suoi anche traduzione e adattamento). La storia del re di Navarra e di tre amici che, alla ricerca di eternità, giurano solennemente di dedicarsi solo a studio e contemplazione per 3 lunghi anni. Un proposito che viene meno con l’entrata in scena della principessa di Francia e tre amiche. La commedia vive dentro lo spazio di questa sfida e del suo fallimento e si manifesta attraverso un linguaggio fatto di schermaglie, giochi di parole, rebus inestricabili, virtuosismi verbali. Nello spettacolo esploderanno tutti gli elementi di questa comicità, insieme ai toni più sofisticati della commedia d’amore, per sottolineare le amarezze del conflitto amoroso, frutto della difficoltà dell’incontro fra i due sessi.

Il 3 agosto (in scena fino al 13 agosto) ritorna per il quinto anno consecutivo un grande successo delle estati del Silvano Toti Globe Theatre che dal 2007 al 2010 ha realizzato 39.288 spettatori in 51 repliche: “Sogno di una notte di mezza estate” con la regia di Riccardo Cavallo e la traduzione di Simonetta Traversetti. Una rappresentazione all’insegna del senso effimero della felicità, in un mondo folle dove folle è l’amore. La notte di mezza estate è una notte magica in cui si contrappongono tre mondi: il mondo della realtà – quello di Teseo, Ippolita e la corte – il mondo della realtà teatrale – gli artigiani che si preparano alla rappresentazione – e il mondo della fantasia – quello degli spiriti e delle ombre. Un’opera in cui Shakespeare mostra la sua grandezza alternando canzoni e filastrocche, versi sciolti e parodie in un richiamo, forte, alla malinconia.

Dal 18 al 28 agosto torna Riccardo Cavallo con “La dodicesima notte” (suoi anche traduzione e adattamento) una commedia sull’equivoco, l’inganno, il travestimento, l’ambiguità. Ma in quest’opera la commedia va oltre il puro intrattenimento e diventa strumento di esplorazione del tessuto profondo della vita, conservando allo stesso tempo la leggerezza e la gioiosità della favola, del racconto fantastico da “mille e una notte”. “La dodicesima notte” è un palcoscenico dove nulla è davvero quello che è, dove tutto è apparenza, dove non esistono passato e futuro: infatti ci si chiede da dove vengono i gemelli Viola e Sebastiano che fanno naufragio in Illiria? Qual è il motivo del loro viaggio? Dove sono diretti?

La stagione 2011 del Silvano Toti Globe Theatre si concluderà con “Riccardo III” per la regia di Marco Carniti, la traduzione di Enrico Groppali e l’adattamento di Marco Carniti, in scena dal 2 al 18 settembre. Il protagonista assoluto dell’opera è uno tra i personaggi più negativi del teatro shakespeariano che si macchia di crimini efferati in nome della sua sete di potere. Come attraverso un obiettivo fotografico, Carniti limita lo spazio ad un’unica passerella rossa, sorretta da corde e catene come un astratto ponte levatoio. Un luogo mentale di analisi, un trampolino sulla vita, una strada a senso unico che con un movimento perpetuo, proietta Riccardo e le sue vittime dalla propria immagine riflessa  a compiere il salto nel vuoto.

 

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