Home Eventi Italian Screens a Los Angeles

Italian Screens a Los Angeles

Freaks Out

Il cinema italiano sbarca a Los Angeles grazie a Italian Screens con quattro proiezioni di tre dei film candidati ai Premi David di Donatello 2022 e che, nelle diverse categorie, si sono aggiudicati importanti riconoscimenti: “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, “Qui rido io” di Mario Martone.

Italian Screens è un’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Cinecittà per la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA-MiC) e Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello.

La rassegna a Los Angeles è organizzata da ITTV Forum&Festival in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles.

Per la tappa di Los Angeles, dal 31 ottobre al 2 novembre, sono state scelte due location differenti per proporre in ognuna altrettante proiezioni di titoli italiani a diverse tipologie di pubblico. La scelta delle date, in concomitanza con l’American Film Market, è strategica e permette ulteriore esposizione alle pellicole. La Soho House di Hollywood, club privato e frequentato da executive e professionisti dell’audiovisivo, creativi, artisti e da giovani emergenti, nel mondo di cinema e tv, e il Norris Cinema Theatre della USC – University of Southern California – all’interno di Outside the Box [Office], un appuntamento settimanale per gli universitari della School of Cinematic Arts dove vengono promossi film, documentari e serie da tutto il mondo.

“È un progetto – commenta Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali della DGCA del MiC presso Cinecittà – fortemente voluto dalla DGCA del MiC e affidato a Cinecittà che rende finalmente effettivo il concetto, a volte abusato, di ‘fare sistema’ e concretizza la, tanto spesso citata, ‘diplomazia culturale’. Nell’ambito dell’attività di supporto all’internazionalizzazione del nostro audiovisivo, con questa azione si è voluto mettere a regime la collaborazione tra la capillare rete diplomatica e consolare, il prestigio dell’Accademia del Cinema italiano – Premio David di Donatello e le eccellenze dell’industria audiovisiva nazionale, per promuovere il nostro cinema, in occasioni di gala create ad hoc in alcune delle più importanti e iconiche città del mondo. In parallelo, realizzeremo momenti ‘business oriented’ durante i quali presenteremo agli addetti ai lavori tutti i benefici che il nostro paese offre agli operatori stranieri per coprodurre, venire a girare da noi o distribuire il nostro cinema nelle sale all’estero, unendo quindi, alla promozione culturale, anche quella più commerciale. Il progetto, che prende il via in numerosi sedi, vedrà un decuplicarsi di appuntamenti in tutti i continenti nel prossimo biennio”.

Italian Screens, che ha visto tra le altre tappe in altre città degli Stati Uniti e in India e dopo Los Angeles arriverà a San Paolo e a Berlino, costituisce un’occasione fondamentale per far conoscere i protagonisti del cinema italiano all’estero, per creare un pubblico che apprezzi le grandi produzioni del momento, ma anche per presentare agli operatori locali il meglio di ciò che il sistema audiovisivo italiano ha da offrire per incentivare le coproduzioni, la crescita della qualità professionale della nostra industria e l’internazionalizzazione del nostro cinema.

Tutte le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in inglese e l’ingresso è gratuito.

“Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo vede protagonisti Toni Servillo e Silvio Orlano che si è aggiudicato il David di Donatello come miglior attore protagonista, un David di Donatello anche per la miglior sceneggiatura originale scritta dal regista insieme a Bruno Oliviero e Valia Santella. Prodotto da Carlo Cresto-Dina (tempesta), Rai Cinema e Michela Pini (Amka-CH) e distribuito da Vision Distribution, “Ariaferma” mette in scena, in un vecchio carcere ottocentesco in dismissione, le vite e le storie di una dozzina di detenuti insieme a pochi agenti rimasti bloccati, durante i trasferimenti, per problemi burocratici. In un’atmosfera sospesa, le regole di separazione si allentano e tra gli uomini rimasti si intravedono nuove forme di relazioni.

“Freaks Out” di Gabriele Mainetti, scritto dal regista insieme a Nicola Guaglianone, vede tra gli interpreti Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Il film ha vinto il David di Donatello per il miglior produttore Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi e Mattia Guerra (per Lucky Red), Gabriele Mainetti (per Goon Films), con Rai Cinema e in coproduzione con Gapbusters; per il miglior autore della fotografia Michele D’Attanasio; per la miglior scenografia Massimiliano Sturiale e Ilaria Fallacara; per il miglior trucco Diego Prestopino, Emanuela De Luca e Davide De Luca; per la miglior acconciatura Marco Perna; per i migliori effetti visivi Stefano Leoni. Il film si svolge a Roma nel 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Quando Israel scompare misteriosamente, i quattro “fenomeni da baraccone” restano soli nella città occupata dai nazisti. Qualcuno però ha messo gli occhi su di loro, con un piano che potrebbe cambiare i loro destini… e il corso della storia.

“Qui rido io” di Mario Martone con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Eduardo Scarpetta, ha ottenuto due David di Donatello: a Eduardo Scarpetta per il miglior attore non protagonista e a Ursula Patzak per i migliori costumi. Il film è prodotto da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori per Indigo Film con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution. Martone mette in scena la vita del grande attore comico e commediografo della Napoli dei primi del ‘900 Eduardo Scarpetta, interpretato da Toni Servillo. Il film si muove intorno a Eduardo Scarpetta, autore e attore teatrale di successo che decide di mettere in scena una parodia di “La figlia di Iorio” di Gabriele D’Annunzio. Quando viene denunciato per plagio da D’Annunzio, la sua vita sembra andare in frantumi.

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here