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“Taxibol” con Lav Diaz a Visions du Réel

Lav Diaz in “Taxibol”

Un viaggio, una ricerca, una conversazione tra lingue diverse, che si ritrovano tra le memorie della storia degli uomini. È questo e molto altro “Taxibol”, film di Tommaso Santambrogio, in concorso il 25 aprile nella sezione Burning Lights a Visions du Réel 2023 a Nyon, in Svizzera, dal 21 al 30 aprile. Due i personaggi sullo schermo, figure realmente importanti nella vita del regista a livello umano e artistico: Gustavo Flecha, un espansivo taxista cubano, e Lav Diaz, il celebre regista filippino.

Attraversando le caratteristiche e decadenti strade cubane, Lav Diaz e Gustavo Flecha si ritrovano a discutere di politica, migrazione, condizioni sociali e amore; toccando molte vicende ed esperienze personali, i due creano un affresco storico delle condizioni dei loro Paesi. Durante le loro discussioni emerge però il vero motivo dietro la presenza del regista a Cuba: Lav Diaz sta cercando un misterioso ex generale scappato dalle Filippine al termine della dittatura di Marcos, Juan Mijares Cruz. Violento, rigido, cinico e dal temperamento glaciale, Juan Mijares Cruz ha preso parte a molti crimini del regime di Marcos: si dice viva nascosto nell’entroterra cubano, rifugiato in una Finca lontana dalla civiltà e dalla storia, dove ha luogo una quotidianità inevitabilmente maligna e condita da rapporti di potere.

Che cos’è una conversazione? Uno scambio verbale tra due persone che non parlano la stessa lingua è un dialogo? L’osservazione di questo confronto può dare origine a una ricostruzione della realtà inequivocabilmente vera? Quanto l’appartenenza a un luogo e a una cultura ci condanna ma allo stesso tempo ci rende irrimediabilmente umani? Questo si domanda il film di Santambrogio, passando dalle provocazioni al racconto, storico quanto emotivo e personale, del contesto socio-politico e post-coloniale dei luoghi di origine dei due dialoganti: tra deviazioni e storture che il tempo solca sul viso della storia, appare un affresco di due realtà – quella cubana e quella filippina – e contestualmente uno sguardo su due paesi dove la giustizia ha sempre fatto fatica a trovare spazio.

Con le parole del regista: “‘We will remember the world because of cinema’, ha sempre detto Lav Diaz: in ‘Taxibol’ in definitiva l’ambizione è non solo far ricordare ciò che è stato tramite le immagini e una costruzione narrativa, ma aprire a una riflessione e a un dialogo su come si possa raccontare l’individuo e dunque intrinsecamente l’essere umano affrontando e trattando una memoria storica collettiva, con tutti i traumi che ne conseguono”.

“Taxibol” è prodotto da Rossofilm e Chiotto Productions, già produttori del precedente lavoro di Tommaso Santambrogio “L’ultimo spegne la luce”, presentato alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nell’ambito della Settimana della Critica.

Tommaso Santambrogio è un regista e scrittore italiano. Classe ’92, ha studiato a Milano, Parigi, Roma e L’Avana, dove ha lavorato con importanti registi internazionali (come Werner Herzog e proprio Lav Diaz). I suoi ultimi lavori – “Escena Final” e “Los Océanos Son Los Verdaderos Continentes” – sono stati presentati alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e in altri festival in giro per il mondo. “L’ultimo spegne la luce” è il suo ultimo lavoro (2021).

 

 

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