“In Italia mi propongono solo ruoli di moglie o di figlia. Non si va oltre questo. C’è uno star system troppo al maschile. Qui a Cannes sono invece in concorso nel ruolo di una prostituta”.
Jasmine Trinca è al festival con “L’Apollonide: Souvenirs de la Maison Close” di Bertrand Bonello, un film che si svolge tutto in una casa chiusa di fine ‘700 dove, tra sequenze raffinate e nudità non morbose, si svolge monotona la vita di tante prostitute unite dalla solidarietà femminile. (ANSA)