“Non avrei mai pensato di fare l’attrice. Volevo diventare un’archeologa. Poi ho incontrato Nanni Moretti”. Jasmine Trinca si racconta nel libro “Jasmine Trinca. Uno sguardo altro”, a cura di Federico Pommier Vincelli e Federico Pedroni, quarto volume della collana editoriale di MoliseCinema (dopo Elio Germano, Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino), edito da Cosmo Iannone Editore.
E parlando del ruolo delle donne nel cinema dice: “Le donne in fondo sono più abituate a mettersi in discussione. Lo sguardo al femminile sulla scrittura, la regia e la produzione è necessario, perché non c’è dubbio che porti a un racconto differente, a una narrazione ‘altra’. E questo è vero soprattutto rispetto ai ruoli femminili. Dalle scuole di cinema si esce sostanzialmente in numero pari, tra uomini e donne, ma poi non si arriva a un esordio paritario”.
Nel volume appaiono interviste a Giorgio Diritti, Giorgia Farina, Valeria Golino, Olivia Musini, Ferzan Ozpetek, Lisa Nur Sultan e alla stessa Jasmine Trinca. Sono dieci inoltre i saggi i critici in cui è articolato il libro. Ad analizzare il percorso artistico e la filmografia dell’attrice sono: Pedro Armocida, Chiara Borroni, Paola Casella, Fabio Ferzetti, Marzia Gandolfi, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Mariapaola Pierini, Ilaria Ravarino, Giacomo Ravesi.