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Al cinema arriva la rivolta delle scimmie

Forte del successo al botteghino riscosso negli Stati Uniti, arriva questo weekend nelle sale cinematografiche italiane “L’alba del pianeta delle scimmie”, prequel della pellicola del 1968 “Il pianeta delle scimmie” (tratto dall’omonimo romanzo), che porta la firma del regista britannico Rupert Wyatt.

Il film racconta la nascita del pianeta delle scimmie, che negli anni ’70 generò ben cinque sequel (“Il pianeta delle scimmie”, “L’altra faccia del pianeta delle scimmie”, “Fuga dal pianeta delle scimmie”, “1999 – Conquista della Terra” e “Anno 2670: ultimo atto”), una serie tv (nel ’74) e un omonimo remake di Tim Burton nel 2001.

Un giovane scienziato alla ricerca di un farmaco contro l’Alzheimer (interpretato da James Franco), spinto anche dall’urgenza di curare l’amato padre ormai ad uno stadio avanzato del male, compie degli esperimenti sui primati e soprattutto sugli scimpanzé, animali estremamente simili all’uomo. Durante un esperimento nasce Cesare che Will (questo il nome del protagonista) porta a casa per sottrarlo dalla soppressione. Il farmaco ha però favorito un eccezionale sviluppo intellettuale di cui il ragazzo si rende conto con il passare degli anni. A causa di un aggressione però, Will è costretto a consegnare lo scimpanzé ad un ricovero, che si rivela un crudele lager dove gli animali sono sottoposti a continue vessazioni. Dopo molte sofferenze e delusioni, Cesare comincia la sua lotte per la libertà, coinvolgendo i suoi simili in gabbia ed imponendosi a tutti gli altri primati.

Nel cast, oltre a James Franco, ci sono anche John Lithgow, Freida Pinto, Brian Cox ed Andy Serkis che dà vita ed espressione alla scimpanzé Cesare grazie alla tecnica del motion capture.

Il film di Wyatt è un indubbiamente un blockbuster ma di una qualità raramente riscontrabile nella categoria, grazie ad una sceneggiatura fluida, degli spettacolari effetti visivi e la fantastica animazione dello scimpanzé ribelle (che attira su di se la principale lode al prodotto).

La ribellione delle scimmie cela una morale (già vista) sui limiti della scienza e della sperimentazione, sull’aberrante volontà dell’uomo di cambiare la natura e le sue creature. Una volontà che finisce per distruggere o creare mostri. Gli animali (e non è un caso che qui siano dei primati, da cui l’uomo discende secondo la teoria darwiniana), prendono il potere ma lo fanno senza spargere sangue e mostrando un’umanità che ormai sembra essere sparita.

“L’alba del pianeta delle scimmie” (Rise of the Planet of the Apes) è nelle sale dal 23 settembre distribuito dalla 20th Century Fox.

 

 

 

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