Home Speciali Parte il viaggio di “Pagani”, film dedicato alla festa “Madonna delle Galline”

Parte il viaggio di “Pagani”, film dedicato alla festa “Madonna delle Galline”

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Ancora un passo avanti del cinema del reale campano. Dopo i traguardi e i premi di “Corde”, “Il segreto” e “Le cose belle”, Parallelo 41 Produzioni, nata nella periferia Est per sviluppare incontri e realizzazioni del cinema del reale con artisti emergenti, produce “Pagani”, l’opera di Elisa Flaminia Inno, giovane regista diplomata in cinema documentario in Canada, nonché coproduttrice del film.

“Pagani” inizia dal 22 aprile il suo viaggio sugli schermi d’Italia, dopo le ottime accoglienze ai Festival Filmmaker di Milano e al prestigioso Cinéma du Réel di Parigi. Un viaggio che parte proprio dalla realtà che regala il nome al film, Pagani in provincia di Salerno, e a un momento straordinario di festa – quella dedicata alla “Madonna delle Galline” – di incontro, di immaginario. Due proiezioni evento, il 22 e 25 aprile, alla presenza, con la regista e la produttrice, dei protagonisti del film Alfonso Del Forno, Biagio De Prisco, Ermanno Cutolo, Bruno Buoninconti, Maurizio Graziano e dei musicisti Vincenzo Romano (cantore pellegrino di Pagani) e Antonello Gialdino (calabrese di origini paganesi) che si esibiranno in concerti /atelier. Parteciperanno anche il sindaco di Pagani ed esponenti istituzionali religiosi locali.

La comunità è in grande attesa del film che la ritrae nel corso di questa tradizionale testimonianza di festa e di storia locale. È la prima volta che questa realtà viene ritratta dal suo interno e quindi sarà anche occasione di incontro e dibattito fra tutti i protagonisti, i devoti, la comunità gay, la comunità religiosa e i detentori della tradizione canora e musicale locale.

Le proiezioni si terranno al cinema La Fenice di Pagani alle 18 del 22 e del 25 aprile proprio in concomitanza con gli eventi principali della tradizionale festa. Seguiranno poi in esclusiva nel cinema paganese fino al 4 maggio.

Venerdì 5 maggio il film sarà a Napoli all’interno della rassegna AstraDoc, e da lì programmato in altre città d’Italia, distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.

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IL FILM

Cosa è la religione oggi? Ai piedi del Vesuvio una comunità di devoti alla Madonna della Galline tiene vive antiche tradizioni pagane. Adattandole al costume contemporaneo…

Nel profondo sud dell’Italia sopravvivono antichi sincretismi religiosi legati alla Madre Terra. A Pagani, nei pressi di Pompei, sette giorni dopo Pasqua si celebra la Madonna delle Galline, una Vergine venerata con canti e danze ancestrali. Per trenta giorni il popolo dei devoti si muove all’unisono per perpetuare la Tradizione, un evento a cui tutti partecipano animati da una fede che diventa memoria e trascendenza. Fonzino è il prescelto che guida il popolo nella costruzione del Tosello, un tempietto segreto, rivelato alla comunità ogni anno il giorno della festa. Biagino è il leader di una comunità omosessuale di devoti, protagonista degli eventi liturgici più ortodossi e portatrice di remote usanze legate al mondo omosessuale, come il matrimonio della Zeza, la Morte di Carnevale e la Figliata dei Femminielli.

L’attesa della Madonna segna i giorni che precedono la festa, tra semina dei campi e il ripetersi di riti popolari che scandiscono il passaggio delle stagioni. Fino al giorno della festa, quando tutto si scioglie in un tripudio di musica e danza volto alla catarsi e alla nascita di una nuova primavera.

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Dichiara la regista Elisa Flaminia Inno: “Questo film viene dalla necessità di raccontare la ricchezza culturale della mia terra. La Campania è seminata di personaggi che custodiscono antichi saperi e dinamiche comunitarie contro le tendenze globali. Tramandano un patrimonio culturale inestimabile il cui processo è seriamente minacciato da un certo tipo di cultura globalizzata”.

Per Antonella Di Nocera “accompagnare i giovani per produzioni di cinema del reale è un intento che sta nel quadro del lavoro per la cultura a Napoli che cerco di svolgere con coerenza da anni. Il cinema come luogo di scoperta di mondi e di restituzione di realtà, il che fa bene ad un territorio, il nostro, che spesso tende alla sua continua ed inesorabile rappresentazione di sé”.

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