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Emergenza Somalia: MSF moltiplica gli sforzi per raggiungere la popolazione

Medici Senza Frontiere, MSF, Somalia, Mogadiscio, morbillMSF ha in cura 32.798 bambini nei sui centri nutrizionali ed è riuscita a vaccinare oltre 98.000 persone contro il morbillo. Gli interventi di Medici Senza Frontiere a Mogadiscio sono in costante crescita, ma resta ancora difficile avviare attività di assistenza medica in altre zone del Paese.

28/09/2011

La siccità che ha colpito il Corno d’Africa ha avuto un impatto drammatico sulla popolazione somala, già provata da 20 anni di guerre e violenze e dalla mancanza di ogni forma di sviluppo e assistenza. MSF lavora ininterrottamente in Somalia dal 1991 dove assistono sia la popolazione rimasta nel paese sia i rifugiati somali fuggiti in Etiopia e Kenya.

Attualmente, MSF ha in cura 32.798 bambini nei centri nutrizionali allestiti in Somalia, Etiopia (regione di Liben) e Kenya (Dadaab). Nonostante numerose difficoltà, MSF è riuscita a vaccinare oltre 98.000 persone contro il morbillo. Le epidemie di questa malattia rappresentano, oggi, la maggiore minaccia alla sopravvivenza delle persone, specialmente dei bambini, indeboliti dagli alti livelli di malnutrizione registrati durante questa crisi.

Gli interventi di MSF a Mogadiscio sono in costante crescita, ma resta ancora difficile avviare attività di assistenza medica in altre zone, in particolare quelle meridionali e centrali della Somalia, dove l’accesso degli aiuti umanitari è tutt’ora impedito da gruppi armati come Al Shabaab. MSF continua a negoziare l’accesso alle zone più colpite della Somalia, dove violenze e siccità hanno lasciato le persone senza cibo, acqua e senza un’adeguata assistenza sanitaria.

Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

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