Home Uncategorized Gli inospitali e violenti “Padroni di casa” di Edoardo Gabbriellini

Gli inospitali e violenti “Padroni di casa” di Edoardo Gabbriellini

Video intervista a Gianni Morandi, Edoardo Gabbriellini e Valerio Mastandrea.

Segna il ritorno al cinema di Gianni Morandi “Padroni di casa”, l’opera seconda di Edoardo Gabbriellini (che molti ricorderanno come il protagonista di “Ovosodo”). Dopo “B.B. e il cormorano”, presentato a Cannes nel 2003, l’attore e regista ci riprova firmando un noir insolito sulla violenza che ha come protagonisti, oltre a Morandi, Valerio Mastandrea (che è anche co-autore della sceneggiatura), Elio Germano e Valeria Bruni Tedeschi.

Nel film le vite dei tre protagonisti s’incrociano quando Fausto Mieli (Morandi), cantante di grande successo che ha abbandonato le scene da un decennio per assistere la moglie costretta su una sedia a rotelle (Bruni Tedeschi), chiama i fratelli piastrellisti Elia (Germano) e Cosimo (Mastandrea) a ristrutturare il terrazzo della sua villa in un borgo dell’appennino tosco-emiliano. Il paesino in cui arrivano ha una comunità chiusa e diffidente che comincia a provare ostilità per quei due intrusi. Ed è proprio la diffidenza e l’intolleranza che Gabbriellini vuole raccontare, causa di quella violenza strisciante che a un certo punto esplode quasi senza motivo, folle, eccessiva ed imperdonabile.

La cosa che funziona meglio del film sono gli attori: Mastandrea e Germano sono un’ottima coppia comica e drammatica al tempo stesso, sempre misurata che ci auguriamo di rivedere assieme, e Morandi in ruolo per lui inedito, cinico e ambiguo. Bravissima nel suo ruolo anche Valeria Bruni Tedeschi. Il film però non convince fino in fondo e uno dei problemi sta nella dinamica eccessivamente ambigua ed irrisolta tra Fausto e Moira che reggono una tensione solo di facciata. Il film si disperde eccessivamente ed ha troppi finali, ma il regista è bravo a mantenere sempre alta l’attenzione. Nonostante questo, però, Gabbriellini dimostra di avere stile e carattere e speriamo di rivederlo presto all’opera.

Passato in Concorso all’ultimo Festival di Locarno, “Padroni di casa” è nelle sale dal 5 ottobre distribuito da Good Films in 150 copie.

CURIOSITA’: nel film Morandi canta due brani scritti da Cesare Cremonini.

Gianni Morandi, Valerio Mastandrea, Edoardo Gabbriellini - intervista (Padroni di casa) - RB CASTING

Alcuni commenti della critica:

“(…) L’inizio è incoraggiante. Poi, però, la sceneggiatura smarrisce l’equilibrio tra le due parti, quella dell’infelice coppia e quella dei due fratelli diversi. Fino a che l’espediente narrativo di un amoretto tra Elia e una teenager locale fa precipitare gli eventi: il film si tinge di nero ed entra in zone a rischio, evocando parabole antropologiche come Cane di paglia o Scene di caccia in Bassa Baviera. Ottimamente affiatata la coppia Mastandrea-Germano”.
Roberto Nepoti, la Repubblica

“Padroni di casa è però un film italiano fuori registro, che crede nel cinismo dell’uomo (paragonabile al lupo), che non fa retorica o folklore e si abbandona alla violenza di cui siamo ogni giorno complici”.
Maurizio Porro, Corriere della Sera

“Non è la sorpresa che manca al seguito. E’ la complessità, quell’impasto di coerenza e credibilità che dovrebbe rendere gli eventi insieme necessari e imprevedibili”.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero

“Al filma manca solo una certa pertinenza drammaturgica, tale da farci destare dalla sospensione e incredulità in cui ci eravamo messi”.
Dario Zonta, l’Unità

“Il finale finisce forse per limitare un po’ un film condotto con una bella tensione, Gabbriellini, però, sa anche opporti il cinema, punteggiando il film di sorprese che spiazzano rivelando una sensibilità per l’immagine e un piglio inediti per il nostro cinema”.
Roberto Silvestri, Il Manifesto

“Padroni di casa racconta una storia di provincia qualunque (…) Certo, non siamo al Picnic a Hanging Rock di Peter Weir, ma lo spirito del tentativo di andare ‘oltre’ la mediocrità di certo cinema Made in Italy è encomiabile”.
Anna Maria Pasetti, Il Fatto Quotidiano

“(…) un noir atipico, che respira cinema internazionale e sospira italiche magagne”.
Federico Pontiggia, Cinematografo.it

“Un film dalla sceneggiatura fragile ma con un buon cast e un’ottima direzione degli attori”.
Giancarlo Zappoli, MYmovies.it

“I fan di Morandi non avranno difficoltà a recarsi al cinema per vedere il loro idolo nuovamente davanti alla macchina da presa, ma anche gli altri potrebbero assistere a questo esperimento che, seppur non privo di difetti, mostra qualcosa di nuovo nel panorama italiano”.
Valentina D’Amico, Movieplayer.it

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