Presentato in anteprima allo scorso Festival di Cannes, il folk degli USA anni ’60 firmato Coen arriva (finalmente) nelle nostre sale
Joel e Ethan Coen vanno ancora una volta a segno con la pellicola “A proposito di Davis”, uno sguardo intimo e personale nella vita di Llewyn Davis, cantautore folk che vive nel Village, New York, nel 1961.
Il film, che ha ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes, racconta una settimana della vita del cantautore squattrinato interpretato da Oscar Isaac, che viaggia dalla Big Apple a Chicago in cerca di un ingaggio che non arriva mai, vuoi per il suo carattere turbolento vuoi perché fino a poco tempo primo Llewyn faceva parte di un duo canoro con il suo amico Mike Timlin, morto suicida.
Torna la coppia Carey Mulligan / Oscar Isaac dopo “Drive”, e nonostante le poche scene che i due attori hanno a disposizione l’alchimia perfetta tra loro si percepisce immediatamente, tra una litigata e una sfuriata della Mulligan e uno sguardo distaccato ma al contempo premuroso di Isaac.
Colonna sonora perfetta e straordinaria, con brani cantati dai protagonisti e con l’aiuto, fra gli altri, di Marcus Mumford, leader della band Mumford & Sons, e Justin Timberlake.
Disilluso e disincantato Llewyn Davis viaggia attraverso un percorso che non porta alla redenzione, non nei canoni in cui siamo cinematograficamente abituati, ma che si snoda attraverso domande profonde ed emblematiche in dilemmi sull’esistenza, con l’esigenza di sopravvivere in un mondo ostile, cercando di perseverare nelle proprie convinzioni, continuando a credere nei propri sogni anche quando tutto il resto rema contro.
“A proposito di Davis” (Inside Llewyn Davis) è nelle sale dal 6 Febbraio, distribuito da Lucky Red.
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POSTER
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ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA
Todd McCarthy, Hollywood Reporter
Un eccezionale presa immaginaria sulla scena musicale folk del 1960 dei fratelli Coen.
Scott Foundas, Variety
Il risultato è un film che evita accuratamente i problemi endemici della maggior parte dei film d’epoca – e biopics in particolar modo – a favore di una giocosa, suggestiva realtà soggettiva
Peter Travers, Rolling Stone
Una cosa è certa su questa provocazione dei Coen: Come la musica, il dolore è profondo e vero. E si ride fino a che fa male.
Alberto Crespi, l’Unità
Toccante ritratto della scena folk anni ’60, A proposito di Davis è divertente e commovente, sprizza genialità da ogni poro. Se amate Dylan e i folk singer Usa, è il film della vostra vita. Se non li avete mai ascoltati, è il momento di cominciare.
Maurizio Acerbi, il Giornale
Il film è un intelligente coacervo di figure indimenticabili, pur con rapide apparizioni nella storia. Colonna sonora da brividi, humor nero e pura poesia. I Coen al loro massimo splendore.
Bruno Fornara, Cinematografo.it
La consueta, amorevole malinconia dei Coen: gli anni ’60 e il precursore folk di Bob Dylan.
Marianna Cappi, MYmovies.it
Una ballata comica e struggente per uno dei perdenti più belli della galleria dei Coen.
Federico Gironi, ComingSoon.it
(…) Inside Llewyn Davis è infatti un film carico di struggente malinconia, di tagliente sarcasmo esistenziale, di umorismo e filosofia Yiddish (…).
Luca Liguori, Movieplayer.it
Llewyn non avrà il carisma di un Drugo Lebowski, ma è un nuovo perfetto antieroe coeniano che si va ad aggiungere ad una lunga lista di personaggi memorabili, grazie anche alla performance di Oscar Isaac che si carica sulle spalle il peso di tutto il film, la cui vera protagonista è la musica.
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