Home Blog

“L’Arte della Gioia” in anteprima al Festival di Cannes 2024 e al cinema in due parti

Foto di Paolo Ciriello / Tecla Insolia e Alma Noce in “L’Arte della Gioia”

“L’Arte della Gioia” di Valeria Golino debutterà in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Festival di Cannes.

Prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film e liberamente adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero, la serie Sky Original, che verrà presentata nella selezione ufficiale, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. La serie sarà lanciata da Vision Distribution in tutte le sale cinematografiche italiane in due parti: la prima dal 30 maggio e la seconda dal 13 giugno.

Vincitrice del David di Donatello, del Nastro d’Argento, del Globo d’Oro, del Ciak d’Oro e della Colpa Volpi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Valeria Golino è già stata a Cannes con i suoi film da regista, “Miele” e “Euforia”, entrambi selezionati nella sezione Un Certain Regard rispettivamente nel 2013 e nel 2018.

Valeria Golino, regista e co-sceneggiatrice, ha dichiarato: “Sono felice di tornare al Festival di Cannes con una masterclass e di poter presentare in anteprima il primo episodio del mio ultimo lavoro. Il Festival di Cannes mi ha sempre sostenuta nel mio percorso da regista e sono orgogliosa che il viaggio de ‘L’Arte della Gioia’ cominci proprio qui”.

Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios Italia, ha dichiarato: “È un grande onore partecipare al Festival di Cannes con ‘L’Arte della Gioia’, un progetto per noi importante e ambizioso, che approda in uno dei luoghi più significativi del cinema internazionale. Siamo entusiasti che Valeria Golino abbia scelto Sky per il suo debutto nella serialità, mettendo il suo talento di autrice e regista al servizio di una storia di grandissima intensità e forza. Un racconto dirompente, che dallo scandaloso libro di Goliarda Sapienza rivive nell’interpretazione di un cast straordinario, con in testa la giovane e talentuosissima Tecla Insolia. Una storia con figure femminili forti e coraggiose, simbolo di determinazione e anticonformismo, che siamo orgogliosi di presentare al pubblico”.

Viola Prestieri, produttrice e founder HT Film, ha commentato: “È una grande gioia poter mostrare le prime immagini de ‘L’Arte della Gioia’ in anteprima al Festival di Cannes, che ci aveva già accolto con ‘Miele’ e ‘Euforia’. Siamo felici che Sky ci abbia accompagnato e sostenuto in questa bellissima avventura che dopo Cannes sarà in sala dal 30 maggio con Vision Distribution”.

Scritta da Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, “L’Arte della Gioia” racconta la drammatica e avventurosa vita di Modesta, nata in Sicilia il primo gennaio del 1900 da una famiglia povera, in una terra ancora più povera. Fin dall’infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, è disposta a tutto pur di perseguire la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole di una società oppressiva e patriarcale a cui sembra predestinata. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento e, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta della Madre Superiora. Il suo cammino la conduce poi alla villa della Principessa Brandiforti, dove si renderà indispensabile ottenendo sempre più potere nel palazzo. Questo suo incessante movimento di emancipazione si accompagna a un percorso di maturazione personale e sessuale, che la porta a varcare il confine tra lecito e illecito, conquistando giorno dopo giorno il suo diritto al piacere e alla gioia.

Nel cast Tecla Insolia nei panni della giovanissima Modesta, protagonista spregiudicata, sensuale e coraggiosa; Jasmine Trinca in quelli di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina; Guido Caprino interpreta Carmine, l’uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti; Alma Noce nei panni di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti, guidata dalla principessa Gaia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Nel cast anche Giovanni Bagnasco che nella serie è Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede dei Brandiforti, e Giuseppe Spata nei panni di Rocco, autista dei Brandiforti. Casting di Francesco Vedovati, Annamaria Sambucco, Massimo Appolloni, Nike Pirrone (local casting), Simona Barbagallo (local casting).

“L’Arte della Gioia” è stata realizzata con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo – Sicilia Film Commission e del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

 

 

David Speciale a Vincenzo Mollica

Vincenzo Mollica

Vincenzo Mollica, giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico, riceverà il David Speciale nel corso della 69esima edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1 dagli studi di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. L’evento sarà trasmesso per la prima volta in 4K, sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

“Da oltre quarant’anni, Vincenzo Mollica racconta con passione e sobrietà, entusiasmo e competenza, il mondo dello spettacolo in Italia – dichiara Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Il suo stile unico, l’empatia e la sua arte dell’intervista sono da decenni un esempio per chi ha intrapreso la carriera di giornalista. Per me una vera ispirazione, per tutti un maestro che sa unire gusto pop, film d’autore, grandi attori e registi. E che, soprattutto, ama comunicare, perché Vincenzo Mollica non ha parlato solo agli addetti ai lavori ma al pubblico, enorme, che lo ha conosciuto e apprezzato attraverso televisione e radio. Cinema, musica, tv, fumetto, letteratura, universo digitale: Vincenzo è al fianco di tutti noi, ogni giorno, per raccontarci con la sua coinvolgente curiosità l’affascinante universo della cultura in tutti i suoi linguaggi”.

Vincenzo Mollica entra a far parte della redazione del TG1 nel 1980, divenendo uno dei primi giornalisti televisivi specializzati in spettacolo e raccontando, da inviato, grandi eventi come le cerimonie degli Academy Awards, il Festival di Cannes, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e Festival di Sanremo. Ha curato, per oltre venti anni, la rubrica di approfondimento sullo spettacolo del TG1, “DoReCiakGulp”, ha realizzato le trasmissioni televisive “Prisma”, “Taratatà” e “Per fare Mezzanotte” mentre su Rai Radio 2 ha ideato e condotto il programma “Parole parole, storie di canzoni”. Nel corso degli anni, Mollica ha scritto e curato novantatré volumi sul mondo del cinema, della musica e del fumetto ed è stato collaboratore del Radiocorriere TV, Linus, il Venerdì di Repubblica, Il Messaggero e l’Unità. Nel 1986, appare sul fumetto “Viaggio a Tulum”, ideato da Federico Fellini e disegnato da Milo Manara mentre, nel 1995, fa la sua prima apparizione in un fumetto Disney, all’interno della storia “Paperino Oscar del centenario”: da un disegno di Andrea Pazienza, che lo ritrae dotato di becco, il giornalista si trasforma, grazie alla penna di Giorgio Cavazzano, in Paperica. Disegnatore egli stesso, Mollica ha diretto, dal 1991 al 1995, la rivista Il Grifo e nel dicembre del 2006 ha esposto le sue opere al Complesso del Vittoriano a Roma. Nel 2019, in occasione della Mostra di Venezia, ha ricevuto il Premio Pietro Bianchi, prestigioso riconoscimento che il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici conferisce in omaggio a una personalità eccellente del mondo del cinema. E torna al cinema, questa volta da protagonista, con un docufilm da lui ideato e co-prodotto da Atomic e Rai Cinema sugli ultimi anni di vita di Federico Fellini.

Tra i riconoscimenti già annunciati della 69esima edizione dei Premi David di Donatello, i Premi alla Carriera a Milena Vukotic e a Giorgio Moroder, il David come miglior film internazionale ad “Anatomie d’une chute” (Anatomia di una caduta) di Justine Triet, il David dello Spettatore a “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, mentre il miglior cortometraggio è “The Meatseller” di Margherita Giusti.

 

 

Cannes 2024: “In spirito” di Nicolò Folin tra i corti selezionati per La Cine

Still dal film “In spirito” / CSC

“In spirito”, esercitazione di Nicolò Folin, allievo di Regia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema, sarà presentato in anteprima mondiale nella Selezione Ufficiale del 77° Festival di Cannes. Il cortometraggio è stato selezionato nell’ambito de La Cinef, la sezione dedicata ai film prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

Ambientato nel 1499, “In spirito” è la storia di Lucia, una “santa viva” di vent’anni, le cui stigmate sono famose in tutta Italia. Il duca di Ferrara ha mandato i suoi uomini a Viterbo per prelevarla clandestinamente e il giovane cortigiano Zoanin e il capitano dei balestrieri ducali le fanno da scorta. Durante il viaggio fra boschi e borghi abbandonati, a Zoanin toccherà decidere del destino della giovane.

Il Preside del CSC – Scuola Nazionale di Cinema Adriano De Santis, dichiara: “Si è soliti dire che le scuole di cinema abbiano il compito, se non il dovere, di incoraggiare la libertà creativa costringendola nella grammatica e nella tecnica. Si potrebbe affermare anche il contrario, che debbano promuovere la composizione e la sintassi, obbligando alla felicità dell’invenzione. In questo pendolo virtuoso si racchiude anche lo spirito di ‘In spirito’, e per conseguenza l’attività didattica e laboratoriale di cui è l’esito. Il Centro Sperimentale, la cui Scuola dirigo da anni, fa così ancora centro: un prodotto degli allievi ospitato da un festival del calibro di Cannes. Non la prima volta, proviamo a scommettere che non sarà l’ultima”.

Racconta il regista Nicolò Folin: “Si tratta di una vicenda di cinque secoli fa, ma penso che ci riguardi da vicino, perché parla del nostro bisogno di raccontarci storie su chi siamo per dare un senso a quel che ci accade”.

Scritto da Nicolò Folin e Francesco Bravi, è interpretato da Beatrice Bartoni, Marco Folin e dallo stesso Nicolò Folin. La fotografia è di Enrico Licandro, il montaggio di Bianca Vecchi, le musiche di Lorenzo Barcella, le scenografie di Vanessa Bondesani, i costumi di Rita Guardabascio, il suono di Samuele Infantone, il montaggio del suono di Antonio Stella e Tommaso Libero di Lorenzo, il mix di Rainer Russo. I produttori esecutivi sono Arianna Pecorella e Anna Giuliano. Il cortometraggio è una produzione CSC – Scuola Nazionale di Cinema.

Nicolò Folin è nato nel 2002. Ha cominciato a scrivere le prime sceneggiature e a recitare sin dagli anni del ginnasio, poi – dopo aver conosciuto il set, recitando nel film “Gli sdraiati” (2017) di Francesca Archibugi – ha maturato il desiderio di dedicarsi alla regia. Oggi studia Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia.

 

 

 

Al via la prima edizione di Venice in Jakarta

Venice in Jakarta / Biennale Cinema

Al via oggi mercoledì 24 aprile (fino al 28) la prima edizione di Venice in Jakarta, che presenta quest’anno per la prima volta in Indonesia una qualificata selezione di film italiani della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Sono cinque i film italiani, sia nuovi, sia “classici” restaurati, provenienti dalla scorsa Biennale Cinema 2023, che saranno proposti dal 24 al 28 aprile nella sede dell’IIC e al Cinema CGV a Jakarta, ma anche dal 26 al 28 aprile a Bandung, presso l’Institut Français Indonésie.

A Venice in Jakarta 2024 partecipano, dal Concorso di Venezia 80, il film d’apertura “Comandante” di Edoardo De Angelis, “Enea” di Pietro Castellitto e “Adagio” di Stefano Sollima. Del Fuori Concorso sarà presentato “L’ordine del tempo” del Leone d’Oro alla Carriera Liliana Cavani. Infine per Venezia Classici, il pubblico potrà ammirare in versione restaurata “Bellissima” (1951) di Luchino Visconti, uno dei capolavori di un autore che riveste un ruolo fondamentale nella storia del cinema italiano e mondiale.

Il progetto di promozione e diffusione del cinema italiano nel mondo è stato avviato dalla Biennale nel 2005 in Brasile e successive rassegne sono state poi realizzate dal 2006 in Russia, dal 2009 in Cina, dal 2012 in Corea, dove si è da poco conclusa la dodicesima edizione di Venice in Seoul, dal 2014 in Croazia, Libano, Singapore e in Gran Bretagna. Dopo Venice in Jakarta seguirà una nuova rassegna in Marocco, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Rabat, da maggio a dicembre 2024.

L’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà dal 28 agosto al 7 settembre 2024, diretta da Alberto Barbera.

Sito Ufficiale: www.labiennale.org

 

Trailer e poster di “Room 999”, il film di Lubna Playoust al cinema dal 6 maggio

Alice Rohrwacher in “Room 999” di Lubna Playoust / MK Productions

Arriva nelle sale italiane dal 6 maggio “Room 999” (Chambre 999, 2023), il film di Lubna Playoust, ispirato a “Room 666” (1982) di Wim Wenders, distribuito da CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and Hippo. Presentato al Festival di Cannes e alla Festa del Cinema di Roma nel 2023, il film cerca di rispondere a questa domanda: “Il cinema è un linguaggio che sta per perdersi, un’arte che sta per morire?”.

IL FILM
Nel 1982, Wim Wenders chiese a 16 suoi colleghi registi di parlare del futuro del cinema, dando vita al film “Room 666”. Ora, 40 anni dopo, a Cannes, la regista Lubna Playoust pone a una nuova generazione di registi la stessa domanda: il cinema è un linguaggio che sta per perdersi, un’arte che sta per morire? A questa domanda hanno risposto Wim Wenders, Audrey Diwan, David Cronenberg, Joachim Trier, Shannon Murphy, James Gray, Arnaud Desplechin, Lynne Ramsey, Asghar Farhadi, Nadav Lapid, Claire Denis, Davy Chou, Baz Luhrmann, Alice Winocour, Ayo Akingbade, Olivier Assayas, Paolo Sorrentino, Agnès Jaoui, Kirill Serebrennikov, Cristian Mungiu, Kleber Mendonça Filho, Albert Serra, Monia Chokri, Ninja Thyberg, Pietro Marcello, Rebecca Zlotowski, Ali Cherri, Ruben Östlund, Clément Cogitore, Alice Rohrwacher.

Le riprese di “Room 999” sono state effettuate in una camera d’albergo sulla Croisette nel 2022 durante il Festival di Cannes, e il film completo è stato presentato all’edizione del 2023 del festival. Grazie ad un accordo con mk2 Films, CG Entertainment è il distributore per l’Italia del film, prodotto da MK Productions. “Room 999”, l’opera girata a Cannes da Wenders nel 1982 (con interviste tra gli altri a Godard, Fassbinder, Spielberg, Antonioni e Herzog) è anch’essa distribuita in Italia da CG Entertainment.

“La morte del cinema è un concetto consueto e ricorrente, spesso legato agli sconvolgimenti globali: la pandemia di Covid, la crisi ambientale, le guerre, le rivoluzioni tecnologiche e così via […] Il film di Wenders e Room 999 non riguardano solo il cinema. Riguardano il mondo in cui viviamo”. Lubna Playoust

Il poster artwork è di Sho Shibuya.

 

 

 

Room 999 - Trailer

 

Locarno Film Festival 2024: Pardo d’Onore Manor a Jane Campion

Foto di Patrick Swirc / Jane Campion

Il Pardo d’Onore Manor del Locarno Film Festival, dedicato alle eccellenze del cinema, andrà quest’anno a Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale. La premiazione avverrà la sera del 16 agosto. Per l’occasione, il festival presenterà due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa regista: “An Angel at My Table” (1990) e “The Piano” (1993), quest’ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande. Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum @ Spazio Cinema.

La carriera di Jane Campion, costellata di successi, vanta una serie di primati: è stata la prima donna a vincere la Palma d’Oro a Cannes, con “The Piano” (1993); la prima donna a essere nominata due volte per l’Oscar come miglior regista, quindi a vincerlo con “Il potere del cane” (2021); la prima cineasta neozelandese a partecipare alla Mostra di Venezia e ad aggiudicarsi il Leone d’Argento per la miglior regia. Successi e riconoscimenti non le hanno però impedito di conservare inalterata la sua peculiarità e di continuare a rifiutare di essere incasellata sul piano artistico. Con ogni nuova opera si conferma così un’innovatrice instancabile, si tratti di adattare un testo di Henry James (“Ritratto di signora”, 1996), di dirigere Meg Ryan in un thriller ispirato a un bestseller (“In the Cut”, 2003) o di reimmaginare e rivitalizzare il genere western (“Il potere del cane”, 2021). Con nove lungometraggi, una mezza dozzina di corti e due stagioni della miniserie televisiva “Top of The Lake – Il mistero del lago” (2013-17), Jane Campion è una delle artefici chiave dell’immaginario cinematografico contemporaneo.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del festival, dichiara: “Sin da ‘Sweetie’ (1989), il suo esordio, la voce di Jane Campion si è affermata immediatamente come nuova e inconfondibile. A distanza di oltre trent’anni, i valori e le qualità del suo cinema sono rimasti inalterati. Jane Campion ha saputo complessificare il suo lavoro artistico, intrecciare un dialogo libero con il pubblico e l’industria cinematografica senza cedere mai rispetto alle sue ambizioni e alla sua visione artistica. La sua opera, popolata di personaggi tormentati e affascinanti, caratterizzata da una stupefacente capacità di lavorare sugli elementi perturbanti dell’esperienza umana, si presenta come una delle vette indiscutibili dell’arte cinematografica contemporanea. La libertà artistica e i rischi assunti pur di esplorare con modalità sempre nuove e di raccontare la complessità dell’esperienza umana fanno di Jane Campion un punto di riferimento senza precedenti per chiunque pensi al cinema come strumento di espressione ed emancipazione. Offrire il Pardo d’Onore a Jane Campion significa – oggi – accogliere il cinema in tutte le sue infinite possibilità e guardare al futuro senza timore”.

Il programma dell’omaggio
Jane Campion sarà premiata la sera di venerdì 16 agosto in Piazza Grande. Durante Locarno 77 saranno proiettati due film fondamentali della sua carriera: “An Angel at My Table” (Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti – 1990); “The Piano” (Australia, Nuova Zelanda, Francia – 1993). Sabato 17 agosto il pubblicò avrà la possibilità di incontrare la regista durante la conversazione in programma al Forum @ Spazio Cinema.

In passato, il Pardo d’Onore Manor è stato assegnato a registi quali Manoel de Oliveira, Bernardo Bertolucci, Ken Loach, Jean-Luc Godard, Werner Herzog, Agnès Varda, Michael Cimino, Marco Bellocchio, John Waters, Kelly Reichardt e Harmony Korine (2023). Dal 2017 il Pardo d’Onore è sostenuto da Manor, event partner del Locarno Film Festival.

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 7 al 17 agosto 2024.

Sito Ufficiale: www.locarnofestival.ch

 

 

Mathieu Kassovitz al Cinema Troisi per il restauro de “L’odio”

Foto: Piccolo America / Mathieu Kassovitz

L’attore e regista francese Mathieu Kassovitz sarà ospite del Cinema Troisi di Roma per presentare in anteprima il restauro de “L’odio”, con due presentazioni speciali il 2 e il 3 maggio.

Per la critica francese fu subito un colpo di fulmine. Con Vincent Cassel, Hubert Koundé e Saïd Taghmaoui, nel 1995 vinse al Festival di Cannes la Palma d’Oro per la miglior regia, affermandosi presto come un cult generazionale. Appena ventisettenne e alla sua opera seconda, Mathieu Kassovitz raccontò per la prima volta sullo schermo una Parigi multietnica, periferica e arrabbiata, concentrandosi su ventiquattr’ore della vita dei tre protagonisti.

A quasi trent’anni dal suo debutto in sala, il film tornerà sul grande schermo in versione restaurata in 4K dal 13 maggio, grazie a Minerva Pictures e Rarovideo, in collaborazione con Cat People Distribuzione. Per l’occasione, giovedì 2 maggio il regista sarà presente in sala al termine dello spettacolo delle 19.30 e poi all’inizio dello spettacolo delle 22.00, con un doppio incontro moderato dalla giornalista e critica Martina Barone. A seguire, venerdì 3 maggio alle 20.00 Mathieu Kassovitz e Dj Baro e Danno del gruppo hip hop Colle der Fomento dialogheranno sui temi del film, moderati dall’autore Matteo Corradini.

Con la rappresentazione al cinema di un melting pot fino a quel momento trascurato, in conflitto con un contesto sociale asfissiante e con una giustizia dai contorni sfocati, “L’odio” ha intercettato negli anni Novanta un disagio che sarebbe poi esploso in violente rivolte sociali, ma che lo rende ancora un punto di riferimento dell’immaginario urban e hip hop e un instant classic universale.

 

Uniti per la scuola con UNITA, David di Donatello e Alice nella Città

Un momento di festa ma soprattutto di confronto e condivisione quello che ha unito questa mattina gli artisti del cinema e del teatro italiani per l’evento di chiusura della seconda edizione del Progetto Speciale “Uniti per la scuola”, lanciato da UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) insieme a Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Alice nella Città, avviato con il supporto del MIM e del MIC nel 2022.

Sono intervenuti all’incontro sulla piattaforma di MYmovies, luogo ideale di confronto, per discutere della centralità del senso del cinema: il Sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis, il Responsabile del Piano Cinema e Immagini per la Scuola DGCA del MIC Bruno Zambardino, la Direttrice Artistica di Alice nella Città Fabia Bettini, la Presidente di UNITA Vittoria Puccini, assieme a Chiara Tomarelli, Carlotta Natoli, Fabrizia Sacchi e Ilaria Giannelli, responsabili del progetto in collaborazione con i formatori e i docenti della sperimentazione che hanno raccontato la loro esperienza, testimoniando la nuova didattica rinnovata, dinamica, attiva e ricordando come la classe non sia un insieme di individui isolati, ma un sistema i cui membri sono interdipendenti dagli altri.

Al centro della conversazione la Next Generation, gli studenti e la loro necessità di riprendere la loro centralità nel processo di apprendimento e scambio sociale, sollecitando autostima, entusiasmo, collaborazione, interazioni e interdisciplinarità.

Ad aprire l’evento le parole del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni: “Offrire ai nostri ragazzi strumenti nuovi, occasioni e opportunità per riconoscere, coltivare ed esprimere il loro talento. Il progetto Uniti per la scuola merita un plauso particolare perché interpretando uno dei principi guida dell’azione del Ministero e della Legge Cinema a favore dei più giovani si sviluppa lungo un sapiente intreccio tra percorso scolastico e personale degli studenti coinvolti al fine di trasmettere loro un ampio bagaglio di conoscenza intesa come chiave di osservazione del mondo. Siamo infatti fermamente convinti che la cultura rappresenti una leva irrinunciabile nel processo che porta le donne e gli uomini di domani ad acquisire una sempre maggiore consapevolezza e coscienza di loro stessi e della realtà che li circonda”.

“Siamo felici di aver lavorato con UNITA e Alice nella Città ad un progetto che guarda al futuro delle giovani generazioni. Grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Uniti per la scuola ci ha permesso di individuare e attuare una sinergia tra artisti, docenti, istituti scolastici e pedagogisti per una nuova concezione della didattica dell’audiovisivo. È davvero un momento importante per l’Accademia del Cinema Italiano, impegnata 365 giorni all’anno nella formazione del nuovo pubblico, attività oggi cruciale”, ha dichiarato la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis.

“Grazie al lavoro fatto assieme a UNITA e all’Accademia David di Donatello e al supporto del Ministero della Cultura siamo riusciti a fare una selezione capillare sul territorio creando una squadra di formatori che siamo certi potrà essere un valore aggiunto e un supporto per i docenti che si confrontano oggi più che mai con un momento storico complesso. Non è la fine ma un inizio di qualcosa che nei prossimi anni potrà diventare altro, portando nella scuola un linguaggio nuovo che riesce a mettere assieme in modo virtuoso cinema, teatro e pedagogia utilizzando il corpo e le immagini per dialogare e creare un ponte con i ragazzi e bambini di tutte le età”, ha affermato Fabia Bettini.

“Uniti per la scuola è un progetto di incontro e confronto che porta nelle scuole l’arte cinematografica, la pedagogia e il teatro come fonte di ispirazione, riflessione e condivisione per porre l’accento sul tema della formazione e sull’importanza che ha avuto entrare nella scuola contaminandone e arricchendone il linguaggio e le metodologie”, ha concluso Vittoria Puccini.

 

 

“The Damned” di Roberto Minervini in sala con Lucky Red dal 16 maggio

Still dal film “The Damned”

Dopo “Louisiana” (2015), Lucky Red torna a distribuire in Italia il cinema di Roberto Minervini, portando nelle sale il 16 maggio il suo nuovo film “The Damned”, selezionato alla 77esima edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.

Inverno 1862. Nel pieno della guerra di Secessione, l’esercito degli Stati Uniti invia ad ovest una compagnia di volontari con il compito di perlustrare e presidiare le terre inesplorate. La missione travolge un pugno di uomini in armi, svelando loro il senso ultimo del proprio viaggio verso la frontiera.

“Dopo molti film nati in quello spazio ibrido che è il ‘documentario di creazione’, ‘The Damned’ rappresenta per me una sfida nuova: un film di finzione, storico, in costume, senza sacrificare il realismo, l’immediatezza e l’intimità dei miei lavori precedenti. Spero che ‘The Damned’ al Festival di Cannes possa essere una sorpresa come lo è stato per noi che lo abbiamo realizzato”. (Roberto Minervini)

Roberto Minervini è nato a Fermo, nelle Marche. Vive e lavora negli Stati Uniti. I suoi film sono stati presentati e premiati nei maggiori festival internazionali. “The Damned” è il suo sesto film.

“The Damned” è un film diretto da Roberto Minervini, anche autore del soggetto e della sceneggiatura. Direttore della fotografia Carlos Alfonso Corral, montaggio Marie-Hélène Dozo, fonico di presa diretta Bernat Fortiana Chico, montaggio del suono Ingrid Simon, musiche originali Carlos Alfonso Corral, mix Thomas Gauder, colorist Natalia Raguseo, production designer Denise Ping Lee, line producer Francesca Vittoria Bennett e Biliana Grozdanova.

Prodotto da Paolo Benzi per Okta Film, Denise Ping Lee e Roberto Minervini per Pulpa Film, Paolo Del Brocco per Rai Cinema, coprodotto da Alice Lemaire e Sébastian Andres per Michigan Films. Una produzione Okta Film e Pulpa Film con Rai Cinema in coproduzione con Michigan Films e BeTV, in associazione con Stregonia, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel | Fédération Wallonie-Bruxelles, Shelter Prod, Taxshelter.Be e ING, Tax shelter du Gouvernement féderal de Belgique, Film Commission Torino Piemonte, Fondo Audiovisivo Friuli Venezia-Giulia, Federal tax credit program of Canada (Cavco), Provincial tax credit program of Québec (Sodec), in collaborazione con Kaibou Production. Distribuzione internazionale: Les Films du Losange. Distribuzione italiana: Lucky Red.

 

 

“The Damned” di Roberto Minervini in sala con Lucky Red dal 16 maggio. Selezionato alla 77esima edizione del Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. https://www.rbcasting.com/?p=154084

 

 

Occhio al Talento: Massimo Appolloni segnala Tecla Insolia

Occhio al Talento – Le segnalazioni degli addetti ai lavori 

La redazione di RB Casting chiede ad un addetto ai lavori – casting director o regista – di segnalare un artista del quale ha verificato il talento attraverso un provino, una performance in uno spettacolo teatrale o in un film.

 

MASSIMO APPOLLONI

casting director

 

 

segnala l’attrice TECLA INSOLIA

 

TECLA INSOLIA

www.rbcasting.com/rb/web/teclainsolia

L’attrice è rappresentata dall’agente Gianni Chiffi (https://giannichiffi.com).

Motivazione: “Per la sua capacità di bilanciare un’estrema naturalezza nell’esprimere l’emotività dei personaggi e per la sua abilità nell’adattarsi a ruoli molto diversi”.

 

Foto di Alessandro Cantarini / Tecla Insolia

 

 

Occhio al Talento – Le segnalazioni degli addetti ai lavori

 

 

“Les Tortues/Turtles” vince il Lovers 2024

Immagine del film “Les Tortues/Turtles” di David Lambert

Annunciati i vincitori della 39esima edizione del Lovers Film Festival (16 – 21 aprile 2024), il più antico festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo, diretto da Vladimir Luxuria.

I FILM PREMIATI

ALL THE LOVERS / OTTAVIO MAI AWARD FOR THE BEST FEATURE
Presidente di giuria: Roberta Torre

LES TORTUES/TURTLES di David Lambert
“Sorretto da una scrittura serrata e da un ritmo incalzante, un film che ci conduce all’interno di una relazione e dei suoi struggenti addii. Un film che da voce a una generazione difficilmente rappresentata nell’immaginario cinematografico e che ancora oggi conserva la preziosa memoria della storia LGBTQI+, ma al contempo allarga la visuale a un sentimento d’amore universale: il matrimonio e il divorzio come diritti che appartengono a tutte e a tutti. Il racconto della sessualità e i mutamenti del corpo con l’avanzare degli anni ci conducono alla scoperta di nuove dimensioni della vita”.

MENZIONE SPECIALE
ÚSVIT/WE HAVE NEVER BEEN MODERN di Matej Chlupacek
“La giuria del concorso lungometraggi ha deciso di attribuire una menzione speciale al film ÚSVIT/WE HAVE NEVER BEEN MODERN. Per la rappresentazione dell’intersessualità messa in scena con una cinematografia formalmente impressionante, che riesce a calare nel lontano 1937 una tematica particolarmente attuale”.

REAL LOVERS / REAL LOVERS AWARD FOR BEST DOCUMENTARY
Presidente di giuria: Alexander Mello

M IS FOR MOTHERS di Lívia Perez
“Per la sua capacità di partire dal contesto quotidiano di un percorso verso la genitorialità per esplorare tematiche più profonde e sfaccettate; per la sua messa in scena delicata e al tempo stesso viscerale; per la sua forza nell’affermare lo sguardo e l’esperienza femminile nello scenario contemporaneo sia a livello politico che a livello cinematografico. Il premio della giuria Real Lovers 2024 va a M IS FOR MOTHERS di Lívia Perez”.

FUTURE LOVERS / FUTURE LOVERS AWARD FOR BEST SHORT FILM
Presidente di giuria: Luca Bianchini

TU TIJERA EN MI OREJA di Carlos Ruano
“Per la capacità di giocare con gli stereotipi e di ribaltarli, con una storia avvincente, dai dialoghi serrati, che affronta comicamente il tema della vergogna e della vendetta, vince il concorso Future Lovers 2024, TU TIJERA EN MI OREJA di Carlos Ruano”.

MENZIONE SPECIALE
UNA NOTTE di Alessio Vasarin
“‘Ho visto lui che bacia lui, che bacia lei che lo dice a me’, canterebbe Annalisa. In una città un po’ onirica, tra silenzi e strane apparizioni, la verità appare l’unica via d’uscita. Ma la notte non porta consiglio. Menzione Speciale della giuria Future Lovers 2024 a UNA NOTTE di Alessio Vasarin”.

GIURIA YOUNG LOVERS – PREMIO MATTHEW SHEPARD

DUINO di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada
“Raccontare è sempre raccontarsi, per cercare di dare, attraverso la propria esperienza, risposte che diventano universali; un film che racconta la fame di vita, di sperimentazione e di amore dell’adolescenza e il suo ripercuotersi urgente nell’intera esperienza umana; un film onesto, nel più alto significato che questa parola può valere per l’arte. La giuria Young Lovers assegna il premio Matthew Shepard a DUINO di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada.

PREMIO GIO’ STAJANO

ÚSVIT/WE HAVE NEVER BEEN MODERN di Matej Chlupacek
“Per aver raccontato la rarità e la preziosità di un tema sinora poco affrontato cinematograficamente come quello dell’intersessualità, con grande delicatezza e scientifica incisività negli anni ’30 del novecento. Una fotografia struggente e una storia queer di un mondo che cambia, sempre in tensione tra modernità e tradizione e dove la figura femminile di Helena è uno schiaffo al perbenismo della civiltà odierna, che nel nuovo millennio non ha ancora completamente accettato l’amore tra due uomini o tra due donne o l’identità trans e non binaria”.

PREMIO TORINO PRIDE

THE JUDGMENT di Marwan Mokbel
“‘The Judgment’ ci ha completamente devastatə. C’è molta politica, sviluppata sul terreno fertile di una antropologia culturale evidente e tanti temi affrontati, primo tra tutti il costante rapporto tra religione ed omosessualità, sia in negativo (il peccato) che in positivo (l’amore). La rappresentazione delle due visioni sul proprio orientamento sessuale è affidata alle due madri dei due fidanzati; entrambe usano la religione ma in due modi opposti, la prima giudica, la seconda accoglie e propone una visione più personale e intima che aiuta il protagonista ad accettarsi. È bello vedere raffigurate le diverse visioni e le diverse famiglie. C’è amore, tanto amore, così come c’è dolore, un dolore psicologico che lascia segni sul corpo. C’è cura, come sofferenza che porta all’accettazione. Il trauma è stato affrontato e finalmente il protagonista è pronto a meritarsi l’amore”.

I PREMI DEL PUBBLICO

AUDIENCE AWARDS

ALL THE LOVERS
DUINO di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada

REAL LOVERS
CE QUI NOUS LIE / THE BOND BETWEEN US di Sonam Larcin

FUTURE LOVERS
IT BURNS di Kate Maveau

 

Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

 

 

Premio Carlo Mazzacurati 2024, i vincitori

Elena Gigliotti nel film “L’invenzione della neve”

La prima edizione del Premio Carlo Mazzacurati, promosso dalla Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati e dal Cinema Odeon di Vicenza, che si propone di premiare il Miglior Personaggio di un film uscito in sala nell’anno in corso, giunge al termine con la cerimonia di premiazione che si è svolta domenica 21 aprile al Cinema Odeon di Vicenza.

L’obiettivo del premio è quello di dare valore ai personaggi che nascono da un’ispirazione artistica pura, dando risalto non necessariamente ai protagonisti ma a quelle figure che rimangono credibili nel loro insieme, dando la stessa importanza all’idea, alla scrittura, alla direzione, all’interpretazione e ai costumi. La menzione speciale al Film Nascosto vuole identificare il film che più degli altri avrebbe meritato più attenzione e pubblico.

La giuria ufficiale – composta da Francesca Archibugi, Gian Luca Farinelli, Massimo Gaudioso e Lucia Mascino – ha assegnato il premio ad ex-equo al personaggio di Carmen (interpretato da Elena Gigliotti) nel film “L’invenzione della neve”, diretto da Vittorio Moroni, e a quello di Caterino Lamanna (interpretato da Michele Riodino) nel film “Palazzina Laf”, diretto da Michele Riondino, con le seguenti motivazioni:

“Carmen de ‘L’invenzione della neve’ è una donna imperfetta, un’anima profondamente morale in un mondo che non sa esserlo, è alla ricerca dell’armonia perduta e di un sogno impossibile. Non si può rimanere indifferenti di fronte all’energia tenera e malata che emana. Carmen è un personaggio che non si dimentica, che parla, racconta e urla in modo unico, come solo lei riesce a fare”.

“Caterino Lamanna di ‘Palazzina Laf’ è un personaggio semplice e difficile allo stesso tempo, che porta in sé la testimonianza di una realtà dolorosa del nostro paese: il mondo del lavoro dell’Ilva di Taranto. Caterino Lamanna trova la sua personale originalità, fa della sopravvivenza la sua vita. Vita che non può che essere dentro alla fabbrica, dove bene e male, giusto e sbagliato si toccano e si confondono con forte umanità. Un personaggio italiano raro perché non teme nessuna verità, non teme di essere giudicato perché non giudica. Basta la sua tosse nelle sequenze finali a ricordare una realtà che incombe”.

Il film “I Pionieri”, diretto da Luca Scivoletto, è stato premiato come Miglior Film Nascosto, menzione speciale assegnata dalla giuria preliminare, con la seguente motivazione:

“È un film che mette insieme tutte le età e che, nonostante le apparenze, mette insieme anche le diverse idee. Le accetta con una tolleranza naturale e una dolcezza spiritosa, in un tempo in cui la vita politica poteva influenzare i rapporti familiari e di amicizia in modo determinante. Si ride e si riflette volentieri sulle ingenuità che creano divisioni, ma sempre nel rispetto. Cast di grandi e piccoli di livello alto, in onda perfetta con l’ironia del film che, scherzando su miti di rettitudine politica intoccabile, li mette in scena con disinvoltura per chiedere dove sia la luce”.

Così Marina Zangirolami racconta il premio: “L’opera d’arte si misura guardando all’ispirazione pura e libera che l’ha animata, e senza pregiudizi, che sono sempre più spesso nemici dell’arte. Il motivo per cui si fa questo lavoro è la necessità artistica, quasi fisica, di storie e vite senza le quali non si riesce a stare. Crediamo che il valore di un’opera non sia dato solo dai riconoscimenti che riceve. Il Premio Mazzacurati cerca la bellezza, senza limiti, dall’opera prima al film affermato. Allora ci piace pensare a questo premio un po’ come ad un riconoscimento al contrario, come se non fosse l’arte ad avere bisogno di premi, come se fossero i premi ad avere bisogno dell’arte”.

Il Premio Carlo Mazzacurati al Miglior Personaggio – consiste in un’illustrazione originale gentilmente concessa dall’illustratore e fumettista Lorenzo Mattotti, stampata sulla Pietra di Vicenza lavorata e offerta da Laboratorio Morseletto, un’eccellenza artigianale italiana. Il Premio al Film Nascosto – consiste nella programmazione del film in cinema d’essai e arene estive.

Sito Ufficiale: www.premiomazzacurati.it

 

Corti d’Argento 2024, le cinquine finaliste

Immagine del cortometraggio animato “The Meatseller” di Margherita Giusti

Più registe in selezione, non solo fra le autrici, e una grande attenzione al tema della violenza di genere nei Corti d’Argento 2024 sempre più attenti all’attualità, ma anche ad una creatività nel segno della contaminazione di generi e forme narrative che, anche attraverso incursioni nel footage e negli archivi, siglano i 40 titoli in selezione ufficiale quest’anno ai Nastri d’Argento per i cortometraggi. Oltre 230 i corti di finzione e 25 di animazione editi nel 2023 e visionati dai Giornalisti Cinematografici che, come ogni anno, hanno scelto i finalisti 2024 tra i quali saranno premiati i cortometraggi vincitori lunedì 6 maggio al Cinema Caravaggio di Roma.

In “cinquina” per il miglior corto di finzione “Coupon. Il film della felicità” di Agostino Ferrente, “De l’amour perdu” di Lorenzo Quagliozzi, “Dive” di Aldo Iuliano, “Il compleanno di Enrico” di Francesco Sossai e “Tilipirche” di Francesco Piras. Per l’animazione “Il corpo del mondo” di Simone Massi, “In una goccia” di Valeria Weerasinghe, “La notte” di Martina Generali, Simone Pratola e Francesca Sofia Rosso (CSC Torino), “Oblivion” di Igor Imhoff e “The Meatseller” di Margherita Giusti. La “cinquina speciale” che denuncia la violenza di genere affrontando i temi del femminile è composta infine da “Chello ‘ncuollo” di Olga Torrico, “Corpo unico” di Mia Benedetta, “Epitaph” di Silvia Lorenzi, “La quotidiana Odissea di Penelope” di Michele Bottini e “La verità” di Miranda Angeli.

Premi e menzioni speciali saranno assegnati, oltre i Nastri d’Argento, dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici SNGCI che ha coordinato la selezione dei Corti d’Argento ed è composto da Laura Delli Colli (presidente) Fulvia Caprara (vice presidente) Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.

La lista completa della selezione ufficiale sarà consultabile sul sito ufficiale dei Nastri d’Argento www.nastridargento.it e su www.cinemagazineweb.it.

I CORTOMETRAGGI FINALISTI

FINZIONE
COUPON. IL FILM DELLA FELICITÀ di Agostino Ferrente
DE L’AMOUR PERDU di Lorenzo Quagliozzi
DIVE di Aldo Iuliano
IL COMPLEANNO DI ENRICO di Francesco Sossai
TILIPIRCHE di Francesco Piras

ANIMAZIONE
IL CORPO DEL MONDO di Simone Massi
IN UNA GOCCIA di Valeria Weerasinghe
LA NOTTE di Martina Generali, Simone Pratola, Francesca Sofia Rosso (CSC Torino)
OBLIVION di Igor Imhoff
THE MEATSELLER di Margherita Giusti

CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE “cinquina speciale”
CHELLO ‘NCUOLLO di Olga Torrico
CORPO UNICO di Mia Benedetta
EPITAPH di Silvia Lorenzi
LA QUOTIDIANA ODISSEA DI PENELOPE di Michele Bottini
LA VERITÀ di Miranda Angeli

 

ShorTS IFF 2024: Laura Samani protagonista della sezione Campolungo

Laura Samani

È Laura Samani la protagonista di Campolungo della prossima edizione dello ShorTS International Film Festival (Trieste, 29 giugno – 6 luglio 2024), sezione a cura di Massimo Causo e Beatrice Fiorentino, che si sofferma sul percorso di giovani autori e autrici la cui filmografia si misura sia nel campo del corto che del lungometraggio.

Della regista, autrice di un cinema estremamente personale che non si sottrae al confronto con temi universali e senza tempo, anche laddove affonda le radici nella storia, nella cultura, nei luoghi e nelle tradizioni del territorio del Friuli Venezia Giulia, saranno presentati i cortometraggi “La santa che dorme” (2016) e “L’estate è finita – Appunti su Furio” (2023), e il suo primo lungometraggio “Piccolo Corpo” (2021), vincitore del David di Donatello per il miglior esordio alla regia nel 2022.

Venerdì 5 luglio Laura Samani terrà una masterclass alla presenza del pubblico e dei giovani filmmaker in concorso allo ShorTS IFF, durante la quale ripercorrerà il suo percorso autoriale insieme al lavoro faticoso e complesso che c’è dietro la realizzazione di un lungometraggio.

Maurizio di Rienzo, direttore dello ShorTS IFF, motiva la scelta di questo approfondimento sul cinema di Laura Samani: “Laura Samani ha un potere narrativo che le deriva da istinto cinematografico puro e consapevole sguardo su vite non comuni. Nei due cortometraggi e nel lungometraggio, molto circolato nel mondo ricevendo apprezzamenti e premi, la sua originale sensibilità drammaturgica spazia a tutto campo visivo e interiore”.

Massimo Causo e Beatrice Fiorentino, curatori della sezione Campolungo, affermano: “Siamo felici di poter dedicare questa seconda edizione di Campolungo al lavoro di Laura Samani, convinti che il suo percorso artistico rappresenti uno degli esempi più luminosi del nuovo cinema italiano, e non solo secondo un approccio stilistico e tematico, ma anche produttivo e distributivo. Il suo esordio folgorante, ‘Piccolo Corpo’, segna nuove possibili direzioni per il nostro cinema, travalica i confini e si impone per precisione e coerenza sulla scena internazionale”.

Sito Ufficiale: www.maremetraggio.com

 

“Troppo Azzurro”: trailer e poster del film d’esordio di Filippo Barbagallo

Still dal film “Troppo Azzurro” / Filippo Barbagallo

Sono stati rilasciati il trailer e il poster ufficiali di “Troppo Azzurro”, film d’esordio scritto, diretto e interpretato da Filippo Barbagallo, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma – Freestyle e selezionato per la Festa del Cinema di Roma al Nuovo Sacher di Nanni Moretti.

Nel cast, oltre a Barbagallo, Alice Benvenuti, Martina Gatti, Brando Pacitto e con Valeria Milillo e con l’amichevole partecipazione di Valerio Mastandrea. Musiche originali di Pop X.

SINOSSI. Dario, 25 anni, è aggrappato al suo equilibrio da adolescente: vive ancora a casa con i suoi e ha lo stesso gruppo di amici dal liceo. Quando nel torrido agosto romano inizia a frequentarsi prima con Caterina, una ragazza conosciuta per caso, e poi con Lara, la ragazza “irraggiungibile” che ha sempre amato, dovrà scegliere se restare nella sua comfort zone o lasciarsi finalmente andare.

Filippo Barbagallo nasce a Roma nel ’95. Dopo il diploma alla Scuola Romana di Fotografia, lavora come assistente alla regia ai film “Tito e gli Alieni” di Paola Randi (2017) e “Ride” di Valerio Mastandrea (2018). Nel 2021 si diploma in sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia. In seguito è co-autore del soggetto di serie “SadBoi”, adattamento della graphic novel di Berliac, sviluppato da Elsinore Film e StudioCanal. “Troppo Azzurro” è il suo film di esordio.

“Troppo Azzurro” è una produzione Elsinore Film, Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution, società del gruppo Sky. Uscirà al cinema il 9 maggio con Vision Distribution.

 

Troppo azzurro (2024) - Trailer ufficiale