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“Pinocchio” di Matteo Garrone dal 13 luglio su Sky

Tra i film più premiati della stagione con 5 David di Donatello e 6 Nastri d’Argento

Credit: Greta De Lazzaris / Matteo Garrone e Federico Ielapi

È indubbiamente uno dei film più premiati della stagione: con 15 nomination e 5 statuette ai David di Donatello a cui, qualche giorno fa, si sono aggiunti anche 6 Nastri d’Argento tra cui la miglior regia e il miglior attore non protagonista, arriva in prima visione su Sky Cinema “Pinocchio”, il nuovo adattamento cinematografico della fiaba di Collodi firmato da Matteo Garrone, che debutterà lunedì 13 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e alle 21.45 su Sky Cinema Family, disponibile anche on demand su Sky e in streaming su Now Tv.

Prima della messa in onda del film, alle 20.45 su Sky Cinema Uno, andrà in onda la puntata di “Il Cinemaniaco incontra Pinocchio – Il cast”, dove Gianni Canova ha dialogato con il regista Matteo Garrone e l’attore Massimo Ceccherini, coinvolto anche in veste di sceneggiatore del film.

Il film – una coproduzione internazionale Italia/Francia, prodotto da Archimede con Rai Cinema e Le Pacte – è interpretato dal premio Oscar® Roberto Benigni nei panni di Geppetto e dal giovanissimo Federico Ielapi nel ruolo di Pinocchio. Non mancano i personaggi senza tempo della famosissima fiaba: da Mangiafuoco (interpretato da Gigi Proietti) al Gatto e la Volpe (Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini) e la fata Marine Vacth.

Con questo film “ho completato un viaggio, perché ho iniziato 4 anni fa a lavorare a questo progetto partendo dal testo letterario originale – spiega Matteo Garrone – Era per me difficile resistere alla tentazione di ripetere questa storia. Disegnavo spesso le storie di Pinocchio quando ero un bambino e poi da grande, rileggendo la storia, ho scoperto cose nuove”. L’obiettivo del regista era proprio quello di creare “un film che aiutasse il pubblico a riscoprire un grande classico, però allo stesso tempo anche a divertirsi, a passare due ore in un mondo magico, dove il reale si mescola al soprannaturale. Perché Pinocchio è comunque un testo che parla di noi, non ha epoca, non ha tempo, parla di vizi e virtù degli italiani. Ha un tempo universale”.

 

 

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