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Roma Web Fest e Chili Tv per un nuovo diritto d’autore

roma-web-fest-chili-tv-3938Presso gli studi di Telelombardia a Milano, per un programma voluto da Chili Tv, dedicato al copyright, ieri, 24 Marzo, si sono incontrati esperti del mondo web, del cinema, del diritto e della musica. Tutti gli ospiti della trasmissione condotta da Maria Cristina Zoppa (presentatrice Radio web Rai), hanno discusso sulla necessità di cambiare il modo di tutelare il diritto d’autore, sulla rigidità di un sistema che non tiene conto dei nuovi mezzi di comunicazione, dello scambio di informazioni peer to peer e dei linguaggi diversi che necessitano di strumenti diversi.

La scusa per quest’incontro è stato il libro dell’avvocato Fabio Macaluso, dal titolo “Mozart finì nella fossa comune”, che è un esempio di come si possa parlare di questioni tecniche e giuridiche con un linguaggio affabulante e filosofico, ma mai eccessivo. Attraverso esempi pratici l’avvocato Macaluso ci porta alla riflessione e all’esortazione al dubbio. Spesso il concetto del possesso di un diritto è così assoluto che non ci permette di trarre benefici da molte realtà che restano immobili e inutilizzate.

Il tema del copyright ha acceso discussioni interessanti soprattutto tra Erica Banchi, che esorta i giovani ad uscire di casa liberandosi dalla schiavitù dei social network e dalla creazione di una vita virtuale fatta di immagini e video che permarranno forse all’infinito sul web, e Stefano Parisi (Presidente Chili tv) che sosteneva la mancata connessione tra lo sviluppo di un mercato sempre più florido di prodotti nella rete e la chiusura delle sale cinematografiche o l’eccessivo utilizzo del computer da parte dei giovani.

Il giornalista Damiano Laterza si è divertito ad interpretare il giornalista/giornalaio che potrebbe scrivere notizie su commissione da parte di un qualsiasi cliente su blog o riviste di vari settori. Inoltre ha reso noto che la prefazione di Aldo Grasso al libro dell’avv. Macaluso era una citazione di un precedente libro dello stesso Grasso. In pratica assistiamo all’autore che cita se stesso.

Il fil rouge di tutta la trasmissione sono stati alcuni video virali di famosi filmmaker (“Amore gay” dei The Jackal e “Freelance si, coglione no” degli Zero), che hanno permesso alla Direttrice Artistica del Roma Web Fest, Janet De Nardis, di parlare dell’evoluzione del modo di comunicare dei giovani, di un linguaggio che sta cercando una sua composizione sempre più marcata e di creativi di talento che iniziano la loro avventura nella rete per poi raggiungere il comune obiettivo: fare cinema.

E’ stato anche proiettato il video virale della prima edizione del festival, orgoglio del Direttore Generale Maximiliano Gigliucci.

Infine Marco Bechis (regista) ha commosso tutti i presenti con il suo ultimo lavoro realizzato per il Corriere.it: “Il rumore della memoria”. Si tratta di una web serie che racconta la storia di una donna, un’ebrea italiana che da bambina è stata costretta a fuggire con parte della sua famiglia in Argentina e ha vissuto prima la morte del nonno nei campi di concentramento e poi la morte della figlia vittima degli squadroni epurativi in argentina.

Tra gli altri ospiti erano presenti anche Gianni Riotta (giornalista) e Federico Bagnoli Rossi (Fapav) che ha ricordato il concorso “Il protagonista” per i giovani creativi che sognano di andare tre settimane nella Farm di Youtube.

 

 

 

 

 

 

 

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