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Torna a Milano il Festival dei Diritti Umani, tanti film per la sezione Doc

Festival-Diritti-Umani-2017

Dopo il successo della prima edizione torna, dal 2 al 7 maggio alla Triennale di Milano, il Festival dei Diritti Umani, manifestazione pensata per sensibilizzare tutta la cittadinanza al tema sempre più centrale dei diritti umani spesso violati anche vicino a noi.

L’evento è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città Metropolitana di Milano, del Comune di Milano, dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Amnesty International. Il comitato di coordinamento e direzione è composto da Paolo Bernasconi, Giancarlo Bosetti e Danilo De Biasio, che ne è direttore.

Il Festival dei Diritti Umani, nella sua seconda edizione, vuole attirare l’attenzione sulla libertà d’espressione, sapendo che si tratta di un problema articolato, sempre più grave, come dimostrano le chiusure di giornali e le incarcerazioni di giornalisti, i vincoli imposti agli artisti e le abiure chieste agli scrittori, i limiti sollecitati per il web e i social network, accusati di fomentare odio e bullismo.

In troppe nazioni manca totalmente o parzialmente il diritto a pensare, a parlare, a comunicare. È un diritto fondamentale perché comprende la possibilità di esprimersi senza essere censurati o addirittura rischiare la vita; la libertà di essere pienamente se stessi, rivendicando le proprie idee, convinzioni o stili di vita.

La libertà d’espressione riguarda tutti gli individui, non fa distinzioni tra uomini e donne, tra chi è cittadino e chi non ha ancora i documenti per esserlo. La libertà d’espressione non ha frontiere, neppure in quest’epoca in cui la grandezza del mondo può essere rimpicciolita nello schermo del nostro smartphone. La libertà d’espressione è fatta di parole e azioni, di inchiostro e bombolette spray, di ricerca artistica e comportamenti individuali. Ma la libertà d’espressione non può essere invocata quando sdogana sberleffi, offese e odio.

Il Festival dei Diritti Umani prevede incontri con gli studenti, organizzati con la collaborazione del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti), proiezioni di documentari selezionati da Sole Luna Doc Film Festival, e una selezione di lungometraggi scelti da Vanessa Tonnini, programmer e direttrice artistica del Festival Rendez-Vous, dedicato al nuovo cinema francese. E, ancora, mostre, convegni, dibattiti e dialoghi con intellettuali e studiosi italiani e internazionali.

Tra i documentari sono 19 film in concorso e per il programma EDU tre film fuori concorso. Tra i tanti titoli in programma, la storia di Nora che raggiunge Daesh in Siria, di Saar malato che torna a morire in Israele, di Alex che segue la guerra in Cecenia, di Mohesen alla scoperta dei Talebani nel loro habitat, dei 100 anni di pregiudizi nel cinema italiano. Non poteva quest’anno mancare un focus specifico sulla questione dei flussi migratori e delle problematiche loro connesse; il viaggio, la sopravvivenza, l’arrivo, la speranza, l’accoglienza, il rifiuto, le pratiche legali, l’agognato lavoro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldirittiumani.it

 

 

 

 

 

 

 

 

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