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Da Luigi Comencini a Totò, “Per una controstoria del cinema italiano” a Locarno 70

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Il prodotto finale di Video Essay: a New Way to See, progetto ideato e organizzato dalla rivista di critica cinematografica Filmidee (www.filmidee.it), e realizzato grazie al contributo della Compagnia di San Paolo di Torino nell’ambito di “ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative” (ora.compagniadisanpaolo.it), sarà presentato al 70° Locarno Festival il prossimo 7 agosto, nell’ambito della Critics Academy.

Il progetto Video Essay: a New Way to See si è realizzato in più fasi, tra ottobre 2016 e marzo 2017. Sono stati organizzati alcuni incontri pubblici di introduzione alla forma del videosaggio con Catherine Grant, Adrian Martin, Cristina Álvarez López e Thom Andersen, a Roma, Milano, Torino, mentre la produzione del lavoro finale si è svolta durante una settimana di residenza a Torino alla quale hanno partecipato otte giovani studiosi selezionati attraverso un bando (Federico Palmerini, Gabriele Gimmelli, Annalisa Pellino, Carlo Ugolotti, Annanna Lodeserto, Lorena Antonioni, Alberto Angelini e Simone Vacca, Marco Bellani) affiancati da altrettanti filmmaker o docenti con il ruolo di tutor (Chiara Grizzaffi, Diego Marcon, Irene Dionisio, Federico Di Corato, Anna Franceschini, Leandro Picarella, Luca Ferri, Fatima Bianchi).

Lo scopo della residenza era quello di produrre otto videosaggi sul nostro cinema, per riportare alla luce o far scoprire le opere meno note e gli autori trascurati, all’interno di pratiche di sperimentazione e di ricerca o della ricca tradizione del cinema di genere italiano. Lo strumento proposto è quello appunto del videosaggio, prodotto audiovisivo che analizza uno o più aspetti dell’arte cinematografica utilizzando lo stesso strumento, le immagini.

Pratiche militanti, film di genere, autori da riscoprire, divi di cui esplorare il lato oscuro: gli otto lavori che compongono il lavoro finale, dal titolo “Per una controstoria del cinema italiano”, tracciano un itinerario asistematico, che procede per deviazioni rispetto al canone del grande cinema italiano d’autore: si va dalla modernità degli sconfitti di Luigi Comencini alle complesse partiture visive di Franco Piavoli; dalla forza sovversiva dei film militanti romani alla disperazione vitale del cinema di Claudio Caligari; dall’immaginario macabro che contraddistingue la comicità di Totò a quello altrettanto raccapricciante del giallo di Francesco Barilli; dalla sperimentalismo visivo e dall’umorismo sofisticato di Maurizio Nichetti allo sguardo grottesco e satirico di Lina Wertmüller. Un percorso eterogeneo, che fa dialogare forme e pratiche profondamente diverse nel tentativo di valorizzare la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio filmico, e insieme di proporre un approccio al cinema che si avvale delle immagini e del montaggio, della contaminazione fra sapere teorico e pratico per stimolare nuove forme di pensiero critico.

Il lavoro verrà mostrato il 7 agosto al 70° Locarno Festival nell’ambito della Critics Academy, il giorno successivo alla tavola rotonda dal titolo “Film Criticism in Motion: Audiovisual Explorations on Film” che avrà come ospiti il critico americano Kevin B. Lee (Fandor, Sight & Sound, IndieWire), la docente inglese Catherine Grant (University of Sussex), il critico svizzero Oswald Item (Film Bulletin) e la docente italiana Chiara Grizzaffi (Università IULM). La tavola rotonda sarà moderata dal giornalista Till Brockmann.

 

 

 

 

 

 

 

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