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“Quo vadis? Al cinema nel cuore di Roma”, il programma della seconda edizione

Immagine del film “Roma” di Federico Fellini, 1972

Torna a Roma “Quo vadis? Al cinema nel cuore di Roma”, la rassegna promossa da CSC – Cineteca Nazionale e Parco archeologico del Colosseo. L’iniziativa sarà in programma dal 4 al 16 luglio nel Tempio di Venere e Roma (ingresso libero, accesso da Piazza del Colosseo).

Magica, sepolta, nuda, perduta, sommersa, dolente, spietata, amara, incantata. In oltre un secolo di cinema (e di titoli italiani, non sempre fedeli agli originali…) la città è stata tutto questo, e molto altro: il luogo del sogno e dell’incubo, della frenesia e della noia, del successo e dell’anonimato, della socialità e dell’alienazione. Ripresa dal vero o ricostruita in studio, immaginata o reale, spesso ha rubato la scena a storie, interpreti, autori: non solo una semplice scenografia, dunque, ma un precipitato di situazioni e sentimenti, possibilità e frustrazioni. Per celebrare questa straordinaria protagonista della storia del cinema, la seconda edizione di “Quo vadis? Al cinema nel cuore di Roma”, promossa da CSC – Cineteca Nazionale e Parco Archeologico del Colosseo, propone quest’anno, ancora una volta nel tempio di Venere e Roma, un autentico giro del mondo tra film e città.

Un tour che tocca nove decenni (dal 1921 di “Manhatta” di Paul Strand e Charles Sheeler, primo film d’avanguardia del cinema americano, alla Tokyo di “Lost in Translation” di Sofia Coppola, datata 2003) e quattro continenti. Due le tappe italiane: la “Roma” visionaria e divagante di Federico Fellini e la Napoli sfregiata dall’abusivismo di “Le mani sulla città” di Francesco Rosi. Le capitali obbligate del cinema ci sono (quasi) tutte: Parigi (prima del classico “Cléo dalle 5 alle 7” di Agnés Varda lo spericolato piano sequenza di “C’était un rendez-vous”, un Claude Lelouch in purezza); New York (al già citato “Manhatta” si affianca la dichiarazione d’amore di Woody Allen per la sua “Manhattan”); L.A. (“Vivere e morire a Los Angeles” di William Friedkin, a ricordarci che senza la città non ci sarebbe il poliziesco, né il noir); Londra (colta in piena “swinging era” dal Michelangelo Antonioni in trasferta di “Blow-Up”); Berlino (con il Muro che irrompe sul set di “Uno, due, tre!”, ma neppure la storia riesce a sabotare una commedia di Billy Wilder). L’appuntamento col muto è affidato alla proiezione (con accompagnamento al pianoforte dal vivo) di “Aurora” di F.W. Murnau, la sfida senza tempo tra le tentazioni della metropoli e il valore catartico della natura. Tre scommesse: “Taipei Story” di Edward Yang, un capolavoro del cinema taiwanese restaurato dal The Film Foundation’s World Cinema Project di Martin Scorsese, l’avventurosa Istanbul di “Topkapi” di Jules Dassin, divertissement dal cast stellare tutto da riscoprire in versione originale, e l’omaggio a due grandi cineasti africani, tra Dakar (“Borom Sarret”, nel centenario della nascita del senegalese Ousmane Sembène) e Il Cairo (“Central Station” dell’egiziano Yusuf Shahin). Infine, con “Mariupolis”, il ricordo di Mantas Kvedaravičius, il filmmaker ucciso nel 2022 a Mariupol, una delle città martiri della guerra in Ucraina.

IL PROGRAMMA

(Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli italiani; i film italiani in versione originale con sottotitoli inglesi) 

Martedì 4 luglio – ROMA
“Roma”, Federico Fellini, 1972, 119′

Mercoledì 5 luglio – NEW YORK
“Manhatta”, Paul Strand e Charles Sheeler, 1921, 10′
“Manhattan”, Woody Allen, 1979, 97′

Giovedì 6 luglio – TAIPEI
“Taipei Story”, Edward Yang, 1985, 119′

Venerdì 7 luglio – BERLINO
“Uno, due, tre!” (One, Two, Three), Billy Wilder, 1961, 110′

Sabato 8 luglio – TOKYO
“Lost in Translation”, Sofia Coppola, 2003, 104′

Domenica 9 luglio – ISTANBUL
“Topkapi”, Jules Dassin, 1964, 120′

Lunedì 10 luglio – NAPOLI
“Le mani sulla città”, Francesco Rosi, 1963, 107′

Martedì 11 luglio – SILENT CITY
“Aurora” (Sunrise: A Song of Two Humans), Friedrich Wilhelm Murnau, 1927, 94′
Accompagnamento musicale dal vivo del M° Antonio Coppola

Mercoledì 12 luglio – DAKAR/IL CAIRO
“Borom Sarret”, Ousmane Sembène, 1963, 22′
“Cairo Station” (Bāb al-Hadīd), Youssef Chahine, 1958, 74′

Giovedì 13 luglio – MARIUPOL
“Mariupolis”, Mantas Kvedaravičius, 2016, 96′

Venerdì 14 luglio – PARIGI
“C’était un rendez-vous”, Claude Lelouch, 1976, 9′
“Cléo dalle 5 alle 7” (Cléo de 5 à 7), Agnès Varda, 1962, 90′

Sabato 15 luglio – LOS ANGELES
“Vivere e morire a Los Angeles” (To Live and Die in L.A.), William Friedkin, 1985, 116′

Domenica 16 luglio – LONDRA
“Blow-Up”, Michelangelo Antonioni, 1966, 112′

Per informazioni: www.fondazionecsc.it

 

 

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