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Maria Roveran nell’Opera da tre soldi

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L’attrice-cantante veneziana Maria Roveran ha debuttato il 19 aprile al Piccolo Teatro Strehler ne “L’Opera da Tre Soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weill, diretta da Damiano Michieletto, fresco vincitore dell’Olivier Award per il dittico “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci” andato in scena alla Royal Opera House di Londra, e con la direzione musicale di Giuseppe Grazioli.

Nella versione di Michieletto si parte dal processo: “La mia idea – precisa nel corso della conferenza stampa il trevigiano Michieletto – è stata mettere l’Opera ‘sotto processo’, guardarla sotto una lente d’ingrandimento. Il fulcro è il processo a Mackie Messer, che diventa il filtro attraverso il quale leggere la storia e al tempo stesso comprenderla. È un tentativo di smontare il racconto e rimontarlo secondo una circostanza precisa, in grado di creare il necessario distacco analitico. Un lavoro sui personaggi svolto su un costante dislivello recitativo, dove la canzone crea un’ulteriore e prepotente spaccatura con il tessuto e le circostanze della vicenda”.

Una produzione Piccolo Teatro di Milano a 60 anni dalla rappresentazione di Giorgio Strehler, in cui il regista ha scelto per la sua mise en scène attori che cantano.

L’attrice Maria Roveran, che come cantante ha anche un suo percorso cantautoriale, si è in questo caso messa in gioco confrontandosi con il canto lirico, ed in scena incarna Polly. Angelo o demone, ragazzina ingenua o abile manipolatrice? La piccola Polly Peachum, moglie legittima dell’infedele Mackie Messer, interpretato da Marco Foschi, non mancherà di stupirvi, mentre Jenny delle Spelonche sarà Rossy De Palma e Peppe Servillo-Peachum.

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