Home Eventi Giffoni 2011: Jovanotti, “vorrei godermi questa bellissima esperienza!”

Giffoni 2011: Jovanotti, “vorrei godermi questa bellissima esperienza!”

Il Giffoni Film Festival è esploso all’arrivo di Jovanotti.  L’interprete de “L’ombelico del mondo” è stato il protagonista di una “Masterclass commovente, quasi una confessione a cuore aperto regalata ai ragazzi”, scrivono gli organizzatori del Giffoni.

“Vorrei travestirmi da giurato, passare dall’altra parte, godermi i film e questa bellissima esperienza! Questo Festival va difeso e sostenuto ancora di più, va aiutato sempre, come diceva Truffaut è un Festival necessario”, ha detto Jovanotti.

“Il cinema mi appassiona – ha raccontato l’artista – perché nella mia vita le immagini hanno sempre contato di più della letteratura. Da ragazzino non amavo i libri, ma ascoltavo e guardavo molto. Ho sempre avuto un approccio visivo all’esistenza. A 10 anni sognavo di diventare un fumettista o un cartoonist mi ispirava ‘Lupin III’, in disegno il mio voto era dieci”.

Lorenzo ha parlato del tour di “Ora”: “uno spettacolo profondamente mio, come un vestito che mi calza alla perfezione, un prolungamento del corpo”.

Alla consegna del Premio Truffaut, ha risposto divertito a chi gli fa notare di usare delle “s” di troppo in pezzi come “Fango”: “Quando butto giù i testi metto le consonanti che servono, poi quando le canto mi trovo nei guai…”. Un lavoro che richiede tempo. “Impiego due anni tra un disco e l’altro. Oggi scrivo sull’iPad, ieri sui quaderni. Dopo tanti anni resto ancora disarmato di fronte alla composizione, spesso non c’è romanticismo dietro la genesi di una canzone. Io sono felice quando riesco a trovare un equilibrio sopra un oceano di banalità, è la zona che mi interessa di più esplorare”.

“Faccio quello che mi pare. – ha poi detto – A volte butto le idee dopo averci ragionato per mesi. E’ tanto liberatorio gettare un’idea. Perché è una legge universale che non si butta mai niente, ogni tanto violarla è bello. Ai giovani che sperano di fare il mio mestiere dico: fatelo direttamente, senza pensarci! E’ importante che un artista insegua i suoi desideri. Il talento è una promessa di continuità nel mondo, è una garanzia per la sopravvivenza che rivoluziona le sorti dell’universo, riapre i giochi. Vivete e basta, fregatevene, succhiate tutto quello che c’è. E non vi lamentate mai perché dipende tutto da voi, dall’energia che ci metterete, e se i frutti non dovessero vedersi, l’impegno profuso sarà il vostro risultato”.

Un giurato gli ha chiesto del fratello maggiore Umberto, pilota scomparso 4 anni fa dopo un incidente aereo: “E’ un grande vuoto, mi aveva insegnato tutto, ad amare la musica, mi proteggeva, era un sostenitore entusiasta dei miei progetti. Oggi a lui mi lega un rapporto di amore infinito che non muore mai. Prima lo sentivo al telefono qualche volta, ora è sempre con me”.

Qualcuno dalla platea lo ha definito ottimista: “Le parole sono come i luoghi, ci incontriamo nelle espressioni ma veniamo da posti diversi. Il significato che diamo ad una frase è sempre differente, per cui rifuggo le etichette. Non sono ottimista, sono me stesso. Tendo ad affrontare le difficoltà per risolverle con un atteggiamento positivo. Ma vorrei essere percepito nella complessità. L’unica certezza che ho è che proverò a mantenermi autentico. Perché l’arte funziona solo se conserva un lampo di verità”.

La 41esima edizione del Giffoni Film Festival è in programma dal 12 al 21 luglio.

Per maggiori informazioni: www.giffonifilmfestival.it

 

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