L’attore commenta la chiusura di cinema e teatri durante la conferenza stampa della terza stagione di “Suburra – La serie”, dal 30 ottobre su Netflix
Credit: Emanuela Scarpa, Netflix / Alessandro Borghi in “Suburra 3”
“Non vedevamo l’ora di lavorare, senza sapere quando usciremo al cinema. È ovvio che le sale come i teatri li voglio aperti, ma capisco la situazione di emergenza, se qualcuno ha deciso. Io faccio l’attore e vorrei il cinema aperto ma in questo momento ci sono altre categorie in estrema difficoltà, persone che hanno bisogno delle attenzioni del governo, anche la cultura e lo spettacolo sicuramente, dobbiamo lottare per tutti, non solo per le nostre singole cose. Ovviamente ci auguriamo di uscire presto da questa situazione drammatica per tutti”.
A parlare è Alessandro Borghi, l’attore ha risposto così a una domanda sulla chiusura dei cinema e teatri durante la conferenza stampa virtuale della terza e ultima stagione di “Suburra – La serie” (su Netflix dal 30 ottobre), dove interpreta il boss di Ostia Aureliano Adami.
“Io ho delle cose in programma – ha aggiunto Borghi – dovrei tornare sul set ed è bruttissima la sensazione di andare a fare qualcosa senza sapere per chi la stai facendo. È come se stai costruendo un castello di sabbia e poi arriva l’alta marea”.
Giacomo Ferrara, che nella serie interpreta Spadino, ha detto: “Sono d’accordo con Alessandro, amareggiato per i numeri, ma il momento è quello che è e dobbiamo farne i conti tutti purtroppo. Speriamo se ne esca il prima possibile”.
Credit: Emanuela Scarpa, Netflix / Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara in “Suburra 3”