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Le attività di MSF in Libia, Lampedusa, Tunisia, Egitto, Yemen, Bahrein e Siria

Dall’inizio delle proteste e delle violenze esplose nei paesi del Nord Africa e del Medio-Oriente, team di Medici Senza Frontiere hanno rifornito e dato assistenza agli ospedali e alle strutture sanitarie dove il personale medico sta gestendo un crescente afflusso di feriti

23/03/2011

Team di MSF stanno inoltre assistendo le persone che fuggono dalle violenze.

Libia
Nonostante MSF continui a lavorare incessantemente per rientrare nel Paese e rispondere ai bisogni medici nelle aree colpite dal conflitto, i nostri team non sono al momento operativi in territorio libico. La scorsa settimana, l’équipe di MSF a Bengasi è stata costretta ad andarsene perché gli scontri si stavano avvicinando e muoversi nell’Est della Libia era diventato molto pericoloso. Nove operatori di MSF sono ad Alessandria, in Egitto, e stanno inviando forniture mediche d’emergenza attraverso il confine: kit medici per curare i feriti, attrezzature chirurgiche, bendaggi, farmaci e medicinali per malattie croniche come il diabete, ipertensione e cardiopatie, patologie identificate dai medici libici come bisogni medici. Più di 33 tonnellate di aiuti sono state già donate da MSF a strutture mediche in Libia.

Un infermiere di sala operatoria di MSF ha lavorato una notte nell’ospedale di Ajdabya, assistendo 10 feriti da arma da fuoco e la nascita di due gemelle. Ma la presenza dello staff di MSF in strutture sanitarie in Libia oggi non è possibile, né sono possibili missioni esplorative ed è estremamente difficile per MSF avere una fotografia chiara dei bisogni nel paese.

MSF sta inoltre cercando di entrare in Libia dalla Tunisia, ma nonostante i continui sforzi, dal 23 febbraio il team non ha ancora ricevuto nessun’autorizzazione per attraversare la frontiera. Anche dal versante occidentale MSF è riuscita a rifornire strutture sanitarie nelle aree colpite dal conflitto con kit medici e farmaci. Il 21 marzo, MSF è riuscita a far arrivare due kit chirurgici per il trattamento di 150 feriti all’ospedale di Misurata.

Assistere le persone in fuga dalla guerra
In Tunisia, al confine con la Libia, un team di MSF composto da 25 operatori sta fornendo assistenza alle persone che sono fuggite dal conflitto. MSF ha allestito delle tende al punto di ingresso Ras Ajdir e nel campo di transito di Choucha, sette chilometri all’interno in territorio tunisino e che ospita 6.000 persone in attesa di rimpatrio o trasferimento, per fornire assistenza psicologica alle persone vittime o testimoni di violenze e il cui futuro è incerto. Questo tipo di assistenza è fornito anche alle persone presenti a Dehiba, 150 chilometri da Ras Ajdir. In tutte e tre le località, gli psicologi di MSF effettuano colloqui individuali e sessioni di gruppo di cui, a oggi, hanno beneficiato 4.062 persone. 501 tra rifugiati e migranti hanno ricevuto un consulto individuale in una delle tende di MSF, mentre gli psicologi hanno organizzato 323 sessioni di gruppo nel campo di Choucha.

Alcune persone stanno anche fuggendo in Niger. Tra l’11 e il 15 marzo, 1.309 persone sono arrivate nella località di Dirkou. MSF fornisce supporto medico quando arrivano ad Agadez.

Lampedusa
A Lampedusa, un team di MSF composto da quattro persone – un medico, un infermiere, un logista e un mediatore culturale – stanno valutando i bisogni medici dei migranti e forniscono assistenza medica in collaborazione con le autorità locali. Nelle recenti settimane, circa 5.400 migranti sono arrivati a Lampedusa, la maggioranza proveniente dalla Tunisia e in buone condizioni di salute. Ma le condizioni di vita sono carenti e le persone arrivano in strutture sovraffollate e dove le condizioni igieniche non sono adeguate. Questa settimana, il team di MSF distribuirà beni di prima necessità (coperte, sapone, ecc.) ai migranti.

Yemen
Dall’inizio delle manifestazioni in Yemen, a gennaio, MSF ha seguito da vicino l’evoluzione della situazione nel paese. A Sana’a, Aden e Ta’ezz, i team di MSF sono in contatto sia con le autorità yemenite sia con i comitati dei medici istituiti dai manifestanti. Nelle recenti settimane, MSF ha donato materiale medico e formato lo staff medico di diverse strutture sanitarie nelle tre località.

Al momento, gli ospedali gestiti dal Ministero della salute nonché i centri rurali controllati dai comitati dei manifestanti, stanno affrontando i crescenti bisogni e il flusso di feriti. Le équipe di MSF sono pronte ad aumentare le proprie attività di soccorso, nel caso si verifichi una valutazione imparziale e neutrale dei bisogni.

Proseguono le normali attività mediche di MSF nelle diverse zone del Paese. Nel nord, fornisce cure mediche, inclusa la chirurgia, ai residenti e alla popolazione sfollata del Governatorato di Saada e in quelli confinanti di Hajjah e Amran. Nel sud, MSF sostiene l’ospedale pubblico del distretto di Radfan per far fronte ai bisogni della popolazione vittima degli scontri nel Governatorato di Lahj. MSF ha inoltre iniziato una partenrship con le autorità sanitarie yemenite per migliorare le terapie e ridurre lo stigma nei confronti delle persone affette da HIV/AIDS nella capitale Sana’a.

Bahrein
In Bahrein, MSF è in contatto con alcune strutture sanitarie ed è pronta a intervenire qualora ce ne fosse bisogno. Agli inizi di quest’anno, un équipe di MSF ha preso contatti con le organizzazione mediche nel Paese. Inoltre, l’equipe ha visitato varie volte l’ospedale di Salmanya, nella capitale Manama, offrendo il suo supporto.

Siria
MSF sta inoltre seguendo la situazione in Siria dove alcuni giorni fa sono scoppiati degli scontri a Daraa. Dal 2009, MSF lavora nella capitale, Damasco, con le organizzazioni locali per fornire cure gratuite e supporto psicologico a rifugiati iracheni senza documenti, ai migranti e alla popolazione vulnerabile della città. In Algeria, una missione esplorativa ha preso contatti con i ministero della salute e le organizzazioni non governative ai primi di marzo con l’obiettivo di valutare possibili sinergie in caso di violenze nel Paese. Finora non c’è stato bisogno dell’intervento di MSF.

Tunisia ed Egitto
Quando sono iniziate le manifestazioni di protesta in Tunisia e in Egitto, MSF già forniva supporto psicologico nelle strutture sanitarie, A gennaio, in Tunisia, MSF ha donato delle attrezzature mediche, incluso materiale ortopedico agli ospedali di Kasserine e Sidi Bouzid dove si sono esaurite le scorte di medicinali e il personale medico non ha potuto coprire tutti i bisogni.

Durante le proteste in piazza Tahrir al Cairo, MSF ha fornito materiale sanitario ai medici egiziani in due ospedali e in una clinica improvvisata in una moschea. L’equipe ha inoltre svolto una formazione su come gestire un alto numero di feriti in breve tempo e ha aiutato a implementare dei programmi di gestione dell’emergenza.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

 

Il ringraziamento di Cinecittà Luce per il reintegro del FUS

Il Presidente Roberto Cicutto e l’Amministratore Delegato di Cinecittà Luce Luciano Sovena accolgono con immenso favore  l’intervento  del Governo per il reintegro del FUS, che mette la Società in condizione di continuare la sua attività a sostegno del cinema italiano in Italia e nel Mondo; in particolare, le risorse reintegrate verranno utilizzate per la ricerca di nuovi talenti e nuovi racconti per il nostro cinema, per la vitale attività di distribuzione di opere prime e seconde, e per garantire il massimo della visibilità ai film italiani nei festival e nei mercati internazionali più importanti. Senza dimenticare la fondamentale opera di conservazione, arricchimento e divulgazione dei beni dell’Archivio Storico Luce, un patrimonio ineguagliabile di memoria e conoscenze.

E’ una vittoria di tutta la cultura italiana, e non si può che riconoscere i meriti di chi all’interno del Governo  ha saputo cogliere le istanze di sensibilizzazione pervenute da tutti i settori dello spettacolo e della cultura.

Il Presidente e l’Amministratore Delegato si attiveranno per dare ulteriore impulso ad un’Azienda, che rappresenta idealmente e concretamente tanto la Storia del paese quanto il suo futuro.

 

 

FCAAAL 2011: momenti di riflessione per i paesi del sud del mondo

Per la giornata di giovedì 24 marzo il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FCAAAL) propone un momento di riflessione sui recenti avvenimenti che stanno cambiando gli assetti dei paesi del sud del mediterraneo con l’incontro Tunisia e le altre. Storie in parole e immagini dei paesi del Mediterraneo in rivolta (ore 17.00, Spazio Oberdan).

Inserita all’interno dell’evento speciale Mondo arabo: segnali da una rivoluzione contagiosa, la tavola rotonda moderata da Mohamed Challouf ospiterà i registi tunisini Nouri Bouzid e Fadhel Jaïbi, il giovane talento del cinema egiziano Ahamad Abballa, i registi Mounès Khammar, Abdenour Zahzah, Hicham Elladdaqi, un inviato speciale di France 24 ed Eduardo Sallum, per discutere e riflettere sul desiderio di libertà e democrazia che anima tanti giovani di numerosi paesi del sud del mediterraneo.

Numerosi gli appuntamenti con i film del Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo: alle 20.30 al Cinema Gnomo “Neighbor” di Naghmeh Shirkhan, un film di donne, cinque generazioni di iraniane alle prese con l’immigrazione, le separazioni e la solitudine; “Ways of the Sea” del filippino Sheron Dayoc (ore 21.00, Spazio Oberdan), presentato al Festival di Berlino 2011, un ritratto di vari personaggi che cercano di attraversare clandestinamente il braccio di mare che separa le Filippine dalla Malesia; “Microphone” di Ahmad Abballa (anche in Concorso per il Miglior Film Africano), che racconta una nuova generazione di artisti e musicisti ad Alessandria e la complessità delle loro vite.

Per il Concorso Miglior Film Africano, alle ore 19.15 al Teatro Rosetum anteprima nazionale del film “Dés l’aube” di Jillali Fernhati, che racconta le difficoltà di una coppia di attori di teatro alle prese con la realizzazione di un progetto a cui lavorano da tempo, e a seguire (ore 21.00 – Teatro Rosetum) “Hawi” di Ibrahim El Batout, presentato al festival di Rotterdam 2011, su un gruppo di ex-prigionieri politici ad Alessandria che fa presagire le future rivolte di questi giorni.

L’appuntamento con la rassegna E tutti ridono… propone “La place” di Dahmane Ouzid (anche in Concorso per il Miglior Film Africano), prima commedia musicale algerina che offre un ritratto delle giovani generazioni fuori da ogni clichè (ore 19.00, Auditorium San Fedele). Il film sarà introdotto da Gigi Saronni della coppia di Saronni-Furnari autori di Zelig.

La sezione Extr’A propone invece proiezioni dei film “Dakarapide” di Marco G. lena e Tiziana Manfredi e “Frammenti di altra quotidianità“, girato dai ragazzi che abitano nella discarica di Maputo (a partire dalle ore 18.30, Cinema Gnomo).

Per info: www.festivalcinemaafricano.org

 

ANAC su reintegro FUS

Le grandi mobilitazioni dei mesi scorsi che hanno visto l’ANAC tra i convinti promotori e protagonisti al fianco di numerosissime associazioni e movimenti d’espressione di tutto il mondo della cultura hanno infine convinto i rappresentanti di governo a reintegrare le risorse che rappresentano la mera sopravvivenza per tutto il settore cinema, ma che sono ben lontane dal soddisfare le reali necessità.

E’ da anni che chiediamo per il cinema una moderna legge di sistema incentrata su un prelievo di scopo che riguardi tutti i soggetti che a vario titolo adoperano il cinema. Solo così si potranno avere le risorse necessarie al settore in modo automatico e certo ed emancipare il cinema dalla dipendenza politica.

Comunicato stampa ANAC, 23 marzo 2011

 

 

AFIC aderisce alle iniziative contro i tagli alla cultura

È del tutto logico e sarebbe quasi pleonastico in tanti altri paesi – scrive il Direttivo dell’Associazione Festival Italiani di Cinema (AFIC) – che la nostra associazione aderisca convinta alle giornate di protesta e alle iniziative in corso di svolgimento contro gli ingiustificati tagli alla cultura. Notiamo tra l’altro e con piacere che questa protesta sta assumendo un carattere trasversale che la affranca da facili strumentazioni politiche e obbliga tutti a confrontarsi con un progetto di genocidio ideale che resta indifendibile, comunque lo si voglia interpretare.

Sarebbe pleonastico, ma serve invece ribadirlo anche se pochi di noi in questi giorni posso fermare il naturale svolgimento delle loro manifestazioni o connotarle secondo quella protesta e proposta che l’AFIC ha sostenuto fin dalle prime iniziative del MovEm09 e delle associazioni di categoria (100autori e ANAC in testa). Pochi festival possono oggi dare un segno più concreto della sottoscrizione d’intenti poiché siamo una delle prime realtà colpite dalla penuria di interventi e dall’incertezza del futuro; sicché assistiamo sgomenti a programmi che si riducono oltre ogni limite sopportabile, a realtà che chiudono i battenti, a un’impossibile battaglia contro la sordità di quasi tutti i nostri naturali interlocutori, specie sul territorio, specie nelle realtà locali.

E invece siamo qui a protestare e a proporre, insieme a tutte le altre associazioni dello spettacolo per dire a voce alta che la cultura è un valore, una necessità comune e imprescindibile e che l’Italia non ha il diritto e la possibilità di mortificarla, calpestarla, negarla. Esprimiamo così piena solidarietà con le iniziative in corso di svolgimento in questi tre giorni che forse resteranno un giorno, nella memoria collettiva, come un monito e un’occasione che non verrà sprecata. Dopo le cinque giornate di Milano e le quattro giornate di Napoli avremo le tre giornate della Cultura? Noi ci crediamo e abbiamo l’ottimismo della volontà dando ancora fiducia ai nostri governanti o almeno a quanti fra loro si stanno impegnando a trovare una qualche dignitosa soluzione per lo meno all’emergenza del momento.

Comunicato stampa AFIC, 23 marzo 2011

Consiglio direttivo
Giorgio Gosetti (COURMAYER NOIR IN FESTIVAL), presidente
Alberto Lastrucci (FESTIVAL DEI POPOLI)
Emanuela Martini (TORINO FILM FESTIVAL)
Giovanni Spagnoletti (MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA)
Chiara Valenti Omero (MAREMETRAGGIO)

ASSOCIAZIONE FESTIVAL ITALIANI DI CINEMA
ALBA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
ARCIPELAGO – FESTIVAL INT.LE DI CORTOMETRAGGI E NUOVE IMMAGINI
ASIATICA FILM MEDIALE
B.A. FILM FESTIVAL
BERGAMO FILM MEETING
BIOGRAFILM FESTIVAL
COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL
FAR EAST FILM FESTIVAL
FESTIVAL DEI POPOLI
FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D’ASIA E AMERICA LATINA – COE
FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO
FESTIVAL DEL DOCUMENTARIO D’ABRUZZO
FILMMAKER
GENOVA FILM FESTIVAL
GIORNATE DEGLI AUTORI
IMAGINARIA FILM FESTIVAL
INVIDEO
ISCHIA FILM FESTIVAL
LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO
LEVANTE FILM FESTIVAL
LINEA D’OMBRA FESTIVAL CULTURE GIOVANI – SALERNO FILM FESTIVAL
MAREMETRAGGIO – FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTOMETRAGGIO
MILANO FILM FESTIVAL
MOLISE CINEMA
MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA – PESARO FILM FESTIVAL
RING!
RIVER TO RIVER – FLORENCE INDIAN FILM FESTIVAL
ROMA INDEPENDENT FILM FESTIVAL (RIFF AWARDS)
SCIENCE+FICTION – FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA DI TRIESTE
SEDICICORTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL
TORINO FILM FESTIVAL
TRIESTE FILM FESTIVAL – ALPE ADRIA CINEMA
UMBRIA FILM FESTIVAL – LE ALTRE VOCI DEL CINEMA EUROPEO

AFIC_LAB
AMARCORT FILM FESTIVAL
PREMIO CINEMA GIOVANE & FESTIVAL DELLE OPERE PRIME

 

Ascolti Tv: martedì 22 marzo, parità tra “Ballarò”, “RIS 2” e “Cugino & Cugino”

L’ultima puntata della fiction su Rai 1 “Cugino & Cugino” è stata seguita da 4.949.000 telespettatori pari al 16,45% di share. Su Canale 5 “RIS Roma 2” ha ottenuto invece un seguito di 4.636.000 telespettatori con il 16,31% di share e dato analogo è stato registrato da “Ballarò” su Rai 3 con 4.626.000 telespettatori (share 16,86%).

Non raggiunge il quorum “L’Isola dei Famosi 8” che arriva a quota 3.460.000 telespettatori e 14,26% di share, mentre “Fenomenal” con Teo Mammuccari su Italia 1 ha ottenuto il 7,19% di share e 1.825.000 telespettatori.

Rete 4 con “Chi trova un amico trova un tesoro” ha raggiunto 2.119.000 telespettatori con il 7,63% di share. Su La7 “Niente di Personale” ha interessato 527.000 telespettatori con il 12,17% di share.

Cinema: addio a Liz Taylor

E’ morta nell’ospedale di Los Angeles l’attrice americana Liz Taylor, una delle più grandi dive di Hollywood, aveva 79 anni ed era ricoverata da settimane. Accanto a lei i 4 figli avuti nei suoi 8 matrimoni, tra cui quello celebrato due volte con Richard Burton conosciuto sul set di “Cleopatra”. 

Bambina prodigio, nella sua lunga carriera ha vinto due Oscar: nel 1960 per “Venere in visone” di Daniel Mann e nel 1966 per “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Mike Nichols.

Famosa per i suoi occhi viola si è spesa per la prevenzione dell’AIDS. (ANSA)

 

MiBAC: Napolitano firma dimissioni di Bondi e nomina Galan

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate di Sandro Bondi dalla carica di Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Con altro decreto è stato nominato Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan cessando dalla carica di Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

 

MSF: un nuovo test per individuare i casi di tubercolosi resistente ai farmaci

Secondo il rapporto di Medici Senza Frontiere è necessario risolvere il problema dei prezzi e delle forniture di farmaci

23/03/2011, Johannesburg/Roma – Un nuovo test molto promettente potrà finalmente consentire di individuare le forme di tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB) nei pazienti che ne sono affetti, il che rende più pressante la necessità di risolvere i problemi legati al prezzo e alla fornitura di farmaci per la DR-TB. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere (MSF) “DR-TB drugs under the microscope” (“Al microscopio i farmaci contro la tubercolosi resistente”). La tubercolosi resistente ai farmaci sta progredendo, uccidendo ogni anno 150.000 persone, mentre soltanto il 7% dei 440.000 nuovi casi viene curato.

La terapia della DR-TB è basata su antibiotici vecchi, molti dei quali comportano gravi effetti collaterali, dalla nausea alla sordità, e il loro regime di assunzione è estremamente complesso: ai pazienti sono somministrate fino a 17 pillole al giorno anche per un periodo di due anni. Tuttavia, questi sono ancora gli unici farmaci attualmente in grado di controllare la tubercolosi resistente ai farmaci (DR-TB). Il rapporto di MSF dimostra che a queste medicine sono legati problemi di fornitura regolare e di prezzo che vanno affrontati con urgenza.

“I pazienti sono vittime di un circolo vizioso: non c’è sufficiente capacità di diagnosi rispetto alla tubercolosi e intanto i problemi di fornitura di medicine e i loro prezzi elevati, impediscono che vengano curate più persone”, dichiara Tido Von Schoen-Angerer, Direttore esecutivo della Campagna di MSF per l’Accesso ai Farmaci Essenziali. “La scarsa domanda di medicine per la tubercolosi resistente ai farmaci rende il mercato poco attraente per i produttori, rafforzando pertanto quei problemi di prezzo e fornitura”.

Il rapporto di MSF esamina i prodotti attualmente utilizzati per curare la DR-TB basandosi sul numero dei fornitori, sulla garanzia di qualità e sul prezzo, grazie alle informazioni ottenute dalla “Global Drug Facility” e dalle aziende produttrici. Si è registrato che quattro dei farmaci raccomandati sono disponibili a partire da un’unica fonte garantita. Affidarsi a un unico fornitore, la cui produzione potrebbe essere bloccata da un momento all’altro, eleva la probabilità di rischio di una pericolosa interruzione delle cure per i pazienti. Ad esempio, la fornitura di kanamicina, un farmaco iniettabile, è stata interrotta nel corso del 2010 causando un temporaneo e globale esaurimento delle scorte.

Inoltre, il nuovo rapporto di MSF evidenzia che alcune medicine contro la DR-TB sono molto costose: il prezzo di due farmaci è infatti aumentato di oltre il 600% e un altro di oltre l’800% negli ultimi dieci anni. Un trattamento di 24 mesi per la DR-TB può costare fino a 9.000 dollari per un solo paziente, cioè 470 volte più dei 19 dollari che occorrono per le cure standard di una tubercolosi sensibile ai farmaci.

“Adesso che abbiamo a disposizione un nuovo test che può identificare le forme di tubercolosi resistente ai farmaci in meno di due ore invece che in tre mesi, potremo visitare più persone che avranno bisogno di medicine affidabili per essere curate”, dichiara Jennifer Hughes, medico di MSF a Khayelitsha, Città del Capo (Sudafrica). MSF quest’anno ha adottato il nuovo test Xpert MTB/RIF in 15 paesi. “È necessario agire immediatamente per risolvere questi problemi e migliorare l’accesso ai farmaci relativi alla DR-TB in modo da poter curare più persone e ridurre la trasmissione della malattia”, prosegue Jennifer Hughes.

Un modo per stimolare una maggiore produzione di alcuni di questi medicinali potrebbe essere il seguente: i donatori dovrebbero garantire in anticipo ai produttori volumi di acquisto per molti anni. Altri meccanismi poi, come una migliore previsione delle esigenze a medio e lungo termine di farmaci DR-TB, aiuterebbero ad attrarre più produttori sul mercato, e ciò migliorerebbe la sicurezza dell’approvvigionamento e favorirebbe quella concorrenza che aiuta a tenere i prezzi bassi.

“Qui in Sudafrica abbiamo sviluppato un modello di gestione della tubercolosi resistente ai farmaci all’interno della comunità di Khayelitsha che può essere esteso su larga scala per consentire un migliore accesso alle terapie nelle aree a basso reddito”, dichiara Jennifer Hughes. “Con diagnosi più veloci e migliori modelli di trattamento della DR-TB, abbiamo bisogno di risolvere i problemi di approvvigionamento e di prezzo dei farmaci. Inoltre c’è l’assoluta necessità di sviluppare nuovi farmaci”.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

 

MovEm09: convinta adesione allo sciopero cultura e spettacolo del 25 marzo

Le associazioni aderenti al MovEm09 danno la loro più convinta e totale adesione allo sciopero indetto unitariamente dalle tre maggiori sigle sindacali per il giorno 25 marzo 2011 per contrastare la politica governativa che sta progressivamente smantellando il sistema di investimento pubblico nel comparto della cultura.

Il “congelamento” di 27 milioni di euro operato sul FUS, già ridotto a 258 milioni da tagli dissennati, è l’episodio che ha determinato la proclamazione dello sciopero, vogliamo però qui ricordare anche il “congelamento” di ulteriori 50 milioni di euro che è stato operato a carico del Ministero dei Beni Culturali, fino alla verifica dell’operazione di vendita dei diritti d’uso delle frequenze per la banda larga.

E’ insopportabile che i fondi destinati alla Cultura, debbano dipendere da stime previsionali su vendite future! Il nostro patrimonio artistico che va a pezzi non può aspettare l’esito di una vendita per ottenere fondi indispensabili per la sua sopravvivenza.

Il MovEm09, oltre ad aderire allo sciopero, ribadisce con forza la propria condanna alla colpevole trascuratezza governativa verso tutto il comparto della cultura, partendo da Scuola e Università fino al Patrimonio Storico e Artistico, passando per l’Editoria, l’Informazione e, per l’appunto, la Produzione Culturale e dello Spettacolo per cui il 25 marzo ci si mobilita.

Facciamo nostri tutti gli obiettivi annunciati dai sindacati:

– rifinanziamento del FUS;

– leggi di sistema e reti protettive;

– tavolo interministeriale per l’attuazione di strumenti di protezione sociale;

– modifica della tassa sul biglietto del cinema;

– un Ministro nel pieno delle sue prerogative e in grado di tutelare il comparto;

– rinnovi celeri dei contratti collettivi nazionali.

Comunicato stampa del MovEm09, 23 marzo 2011

Cinema: Bellocchio incontra gli allievi della Scuola Nazionale di Cinema

Si svolgerà oggi, mercoledì 23 marzo, l’incontro tra il regista Marco Bellocchio e gli allievi della Scuola Nazionale di Cinema di Roma.

A seguito della proiezione, prevista alle ore 14:00, del film “Il diavolo in corpo”, Marco Bellocchio aprirà un interessante dibattito con gli allievi di tutti i corsi.

L’incontro si svolgerà in sala cinema, nell’ambito del ciclo “Incontri al CSC”, un appuntamento per gli studenti con professionisti e personalità dello spettacolo, moderato dal Prof. Flavio De Bernardinis e dal Preside Andrea Crisanti.

Per info: www.snc.it

 

FUS rifinanziato a 428 milioni di euro

Il consiglio dei ministri ha reintegrato il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) e garantito il tax credit. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, in una conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.

Per il FUS vengono stanziati 140 milioni di euro che consentono di riportare la dotazione a 407 milioni. A cui si aggiungono ulteriori 26 milioni già nelle disponibilità del MiBAC, congelati. Il FUS torna così alla cifra complessiva di 428 milioni.

Letta ha poi sottolineato che “è stata data stabilità al FUS e anche il tax credit diventa stabile e permanente”. Il sottosegretario ha poi specificato come, così, sia stato pienamente rispettato l’impegno che egli stesso aveva assunto insieme al ministro Sandro Bondi davanti alle categorie. (Cinecittà News)

 

Tiziano Terzani, 30 anni di Clic!

Video e foto della mostra

Fotografie. Tantissime fotografie in bianco e nero che raccontano la storia contemporanea di una parte del nostro mondo e contestualmente, la vita di un uomo che la storia amava viverla, conoscerla, capirla, digerirla ed infine raccontarla. Stiamo parlando di Tiziano Terzani.

Tiziano Terzani Clic! 30 anni d’Asia. La mostra
La mostra fotografica è stata inaugurata il 22 marzo e raccoglie un centinaio di foto in bianco e nero. Un percorso attraverso i Paesi dell’Asia dove Terzani ha vissuto e viaggiato: il Vietnam, la Cina, le Filippine, il Giappone, l’India.

L’esposizione curata dal figlio, Folco Terzani, apre al pubblico dal 23 marzo al 29 maggio 2011 a Palazzo Incontro di Roma ed è promossa dalla Provincia di Roma-Progetto ABC, organizzata da Civita in collaborazione con Fandango.

La mostra si svolge in concomitanza con l’uscita in sala, distribuito da Fandango, del film “La fine è il mio inizio”, tratto dal bestseller di Tiziano Terzani edito in Italia da Longanesi, regia di Jo Baier con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart.

Tanti clic, una mostra, due viaggi
Il viaggio raccontato da queste foto è duplice, come una storia innestata nell’altra: c’è il mondo visto da Terzani e il mondo che vede Terzani;  dove a prendere il sopravvento sono le emozioni che Terzani sapeva trasmettere con i suoi scritti, ma anche con la sua personale, sempre presente, macchina fotografica. E’ la puntualità della Storia ad emozionare, perché Terzani aveva l’incredibile capacità di stare nel punto giusto, al momento giusto, qualche giorno prima che il fatto accadesse, come se riuscisse in qualche modo a fiutarla. Ma ad emozionare è anche questo uomo di origini umili, con i suoi baffetti (come ama ricordare il figlio) e la sua voglia di capire, di conoscere e di esserci.

Terzani non era imparziale nei suoi racconti, perché prima di raccontarla la storia, voleva viverla fino in fondo: era la sua naturale empatia con le persone, con gli animali e persino con le cose, a governare le sue scelte. Ma il suo non essere imparziale, era bilanciato da una incredibile onestà intellettuale.

Terzani si concedeva passione, divertimento, piacere e compartecipazione con la storia che poi avrebbe raccontato, ma quella stessa storia l’avrebbe poi inseguita per capirla, analizzarla a freddo, senza mai concedergli alcun tipo di sconto. Ecco che allora il più grande esperimento di ingegneria sociale, come amava chiamare la rivoluzione cinese, l’aveva entusiasmato così tanto da trasferircisi, ma una volta capita, vissuta (e subita!) ne raccontava tutti i suoi limiti, così tanto da farsi sbattere fuori per sempre, dal regime cinese. O come quando si era appassionato del Giappone, forte, agguerrito e produttivo, per poi accorgersi che la popolazione si era seppellita da sola in un mare di infelicità, tra le tristi luci al neon degli uffici sempre aperti.

Le foto riescono proprio ad esprimere l’entusiasmo del prima e l’analisi, spesso delusa e spietata, del dopo. E’ proprio questo susseguirsi di passione e studio, cuore e cervello a travolgere lo spettatore. Potrebbe essere questa una inedita lezione di giornalismo? Con l’onestà intellettuale di chi si innamora, ma non si sposa con l’ideale che la storia insegue, ci si può permettere di farne parte e allo stesso tempo di essere più autorevole di chi, ipocritamente e falsamente, si professa super partes.

E allora, Clic!, Terzani si trova proprio tra i vietnamiti a festeggiare la loro liberazione…

Clic!, è nei luoghi nei quali si consuma la fine dell’URSS…

Clic! è in Cina nel pieno della loro rivoluzione…

Ma nella mostra sono presenti anche scatti molto più introspettivi, dove – Clic! – probabilmente Terzani si vede proiettato in un futuro molto vicino.

Un Terzani che alla fine smetterà di fare giornalismo, preoccupandosi piuttosto di fare il “perennialismo”, come scherzava dire lui, occupandosi cioè delle “cose perenni”, piuttosto che della politica quotidiana per la quale aveva perso ogni forma di interesse.

Terzani racconta Terzani
La mostra è a cura del figlio Folco, ed è lui che l’ha inaugurata in una sala gremita di giornalisti, spiegandone la genesi, insieme al produttore cinematografico Domenico Procacci (Fandango) e al Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

Si riconosce subito in Folco la passione e lo sguardo attento e dolce del padre,  ma si intuisce altrettanto immediatamente da quello che dice e da come lo dice, che c’è qualcosa in più: un percorso assolutamente personale, una maturazione che non deve essere stata facile, di quello che il padre ha voluto raccontargli, soprattutto alla fine dei suoi giorni, trascorsi ad Orsigna vicino ai suoi cari.

Tiziano Terzani Clic! 30 anni d'Asia. La mostra - WWW.RBCASTING.COM

Parlando del film che uscirà nelle sale il 1° aprile, “La fine è il mio inizio”, tratto dal bestseller del padre, ha confessato di aver visto un Elio Germano (che interpreta appunto lui, il figlio Folco) bravissimo, più bravo di lui nei rapporti con il padre. Aggiunge, Folco: “L’unica cosa che gli ho consigliato (ad Elio), è di stargli dietro e di chiedergli tutto il possibile a mio padre”, mimando, con un gesto di rabbia, la presa per il bavero di una giacca di uno spettatore della mostra. Non si è capito quanto lo dicesse al Folco attore, o al Folco figlio, come se in qualche modo fosse ancora forte e vivido il rimpianto di non essere riuscito a farsi raccontare tutto.

 

 

Domenica torna l’ora legale: lancette avanti di 60 minuti

L’ora solare sta per finire. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2011, alle ore 2.00, sposteremo in avanti le lancette dell’orologio di 60 minuti per il ritorno dell’ora legale.

Un’ora di luce in più!

 

 

Mariza, torna a Roma una delle migliori interpreti di fado

All’Auditorium Parco della Musica di Roma torna una delle migliori interpreti di fado con più di un milione di dischi venduti.

Marisa dos Reis Nunes, conosciuta come Mariza, nasce in Mozambico quando il paese africano era ancora una colonia del Portogallo. Figlia di madre mozambicana e padre portoghese, la sua famiglia si trasferisce a Lisbona, quando aveva solo tre anni di età nel quartiere della Mouraria, dove conosce il Fado. Ancora adolescente si avvicina a diversi generi musicali, come il gospel, il soul e il jazz.

Fin dagli esordi Mariza è stata paragonata ad Amalia Rodrigues. Il suo primo album, “Fado em Mim” del 2001 fu un successo istantaneo in Portogallo, con oltre 30.000 copie vendute e motivò il suo lancio sui mercati internazionali. Già a partire dal suo secondo album, “Fado Curvo” del 2003, Mariza è considerata una delle voci più belle di quello che alcuni chiamano il nuovo movimento del fado. Le sue interpretazioni appassionate e la sua voce le hanno fatto guadagnare in poco tempo il riconoscimento internazionale e alcuni importanti premi musicali, come quello di Miglior Artista di World Music, assegnatole dalla BBC di Londra nel 2003.

Dopo “Fado Curvo”, pubblica il dvd “Mariza Live in London” nel 2004, l’album “Transparente” nel 2005, “Concerto em Lisboa” nel 2006 e l’ultimo “Terra” nel 2008.

Giovedì 24 marzo 2011 – Auditorium Parco della Musica di Roma, ore 21.00 (Sala Sinopoli)

Un evento di La voce

Per info: www.auditorium.com